JESI – «Cultura, emozioni, sociale: sono le parole chiave di un progetto che come pochi altri orchestra le diversità e le peculiarità per un obiettivo comune». Parola di Lucia Chiatti, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, nell’aprire la presentazione dell’edizione 2019 di SOCIAL OPERA che, stavolta sotto il segno della “Carmen” di Bizet (in programma anche per la prossima Stagione Lirica jesina), tornerà a promuovere il melodramma nel mondo della scuola, della disabilità e del disagio sociale con le due iniziative “OperaH” e “Banco di Scena”.
Data da segnare , quella del 27 settembre prossimo al Teatro Pergolesi, quando fra gli eventi conclusivi del Festival Pergolesi Spontini lo spettacolo “Carmen a modo nostro”, con la regia di Gianfranco Frelli, presenterà al pubblico il frutto dei prossimi mesi di laboratori teatrali, che coinvolgono attori e attrici con disabilità, e di lavoro svolto con le scuole: gli studenti del Liceo Artistico Mannucci si occuperanno delle scenografie, quelli dell’IIS Marconi- Pieralisi rispettivamente di disegno delle luci e costumi, gli studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II parteciperanno al laboratorio di Teatro Sociale e si occuperanno di comunicazione e promozione dell’evento. «Una magia, lo spettacolo finale che ne nasce- dice in chiusura di presentazione Marialuisa Quaglieri, assessore ai servizi sociali del comune di Jesi– la grandissima passione di tutti coloro che partecipano valorizza le diversità».
Social Opera 2019 è promosso ed organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini con il sostegno di Fondo Beneficenza di Intesa San Paolo e Caterpillar Hydraulics Italia srl. Spiega Cristiana Simonetti, Human Resources Manager di Caterpillar: «Abbiamo scelto questo progetto proprio per la maniera in cui lo spettacolo conclusivo dà modo poi alla comunità di vederne e apprezzarne il risultato».
Il laboratorio di Teatro Sociale “OperaH” (all’ottava edizione) è organizzato con il contributo di A.S.P. – Ambito 9 del Comune di Jesi e in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche, Teatro Cocuje e Nuovo Spazio Studio Danza. Il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Banco di Scena” (sesta edizione) è organizzato in collaborazione con il Liceo Artistico “E. Mannucci”, il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” e I.I.S. “Marconi – Pieralisi” di Jesi.
OperaH coinvolge undici utenti, individuati sulla base delle indicazioni delle strutture sanitarie e di assistenza coinvolte. Il laboratorio si articola in incontri settimanali di Teatro e di Espressione Corporea, condotti rispettivamente da Gianfranco Frelli e Sara Lippi, che attraverso giochi teatrali e movimenti coreografici approda ad una messa in scena finale. Gli incontri si tengono presso il salone della Casa di Riposo e presso Nuovo Spazio Studio Danza. Obiettivi, lo sviluppo di capacità espressive e autostima dei partecipanti, stimolati a scrivere e interpretare testi di prosa, mimici e gestuali.
“Banco di scena” coinvolge gli studenti del terzo e quarto anno del Liceo Artistico “E. Mannucci”, Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” e I.I.S. “Marconi – Pieralisi” di Jesi. Quattro i corsi di formazione paralleli: scenografia/scenotecnica per i ragazzi dell’Artistico, sartoria teatrale e illuminotecnica per gli studenti dell’Istituto tecnico e professionale, comunicazione per gli allievi del Classico. Una esperienza di successo, c’è già fra quanti hanno partecipato negli anni scorsi chi è tornato in qualità di istruttore, nata a suo tempo da una idea di Massimo Ippoliti, titolare della cattedra di discipline plastiche presso il “Mannucci”, e di Paolo Appignanesi, responsabile produzione della Fondazione Pergolesi Spontini.