JESI – In via di ultimazione i lavori per l’adeguamento antincendio, prevista ad aprile la conclusione anche di quelli per l’ottimizzazione acustica. Così da «avere di nuovo a disposizione entro l’estate il Teatro Moriconi» dicono il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni, questa mattina 20 febbraio in sopralluogo sul cantiere del contenitore culturale di Piazza Federico II, chiuso dal 2018.
In un quadro economico complessivo da 660mila euro, ammontano a 450mila i lavori sul sistema antincendio del teatro del complesso San Floriano intitolato alla grande Valeria Moriconi. Lavori iniziati nell’aprile 2023. Di altri 130mila euro il costo dell’intervento per adeguarne alla funzione teatrale, e in generale di luogo della cultura, l’acustica, che è altrimenti quella di una antica chiesa dal «riverbero molto importante – aveva spiegato a suo tempo la Fondazione Pergolesi Spontini, che tornerà a fine cantiere a gestire il Moriconi – coerente con le funzioni liturgiche per le quali lo spazio è stato progettato ma, al contrario, fastidioso e di ostacolo alle funzioni “teatrali” a cui lo spazio sarà nuovamente destinato». A tal proposito non ci saranno più appesi al soffitto, a coprire la splendida cupola affrescata con le Storie di San Francesco nel 1855 da Luigi Mancini (lo stesso pittore jesino dell’ingresso di Federico II sul sipario storico del Teatro Pergolesi), i palloni che erano stati installati proprio per migliorare l’acustica con la realizzazione del Teatro, inaugurato una prima volta nel 2002. Adottata invece un altro tipo di soluzione, con quella che sarà una struttura in metallo.
Al termine, il Moriconi recupererà la sua capienza da 167 posti. «Un intervento importante- dice il sindaco Fiordelmondo – che riqualifica uno spazio cui la città si era abituata e che ora non è in funzione da un po’. Il recupero complessivo rimette a posto qualcosa che c’era ma ci permette di attivare anche qualche funzione in più, in relazione alle istanze che già arrivano all’assessore alla cultura Luca Brecciaroli e al potenziale espressivo della Fondazione Pergolesi Spontini, che sarà il gestore della struttura. C’è la possibilità di innestare qui situazioni diverse, la città ha bisogno di uno spazio che non abbia una vocazione unica ma che nel mondo culturale sappia esprimere la pluralità di potenzialità che già abbiamo ma che stiamo raccogliendo anche dal nostro territorio grazie al lavoro che sta facendo l’assessore. Inoltre il Moriconi ha un forte potenziale di relazione con Piazza Federico II, che ha bisogno di uno spazio come questo, che sappia ridefinirla come luogo di incontro».
Spiega l’assessora Melappioni: «Stiamo intervenendo molto su contenitori anche di grande valenza architettonica e storica per restituirli all’utilizzo della città. Peraltro Piazza Federico II, su cui insiste il Teatro Moriconi, ha un grande potenziale di aggregazione sociale, culturale, collettiva, di coesione e questa riqualificazione si inserisce in quel percorso. C’è la possibilità di riaprire un luogo strategico per una cultura che deve attrarre».
L’intervento ha previsto l’adeguamento antincendio della struttura, con la realizzazione di opere edili specifiche come uscite di emergenza, porte tagliafuoco, compartimentazione dei locali tecnici. Adeguati anche l’impianto elettrico e di illuminazione sia ordinaria che di emergenza, realizzato il nuovo impianto di evacuazione dei fumi e calore.