JESI – Arriva anche in città la “spesa sospesa”. L’iniziativa di solidarietà a sostegno delle famiglie in difficoltà economica, già avviata in un supermarket del posto, sarà attuabile all’interno di ogni attività di vendita di generi alimentari. A dare l’impulso è stata la giunta guidata dal sindaco Massimo Bacci. Nata a quanto pare in Campania nei giorni del Coronavirus, la “spesa sospesa” consente alle persone, come è d’uso nei bar partenopei con il caffè, di acquistare alimenti destinati a terzi, raccoglierli e donarli a chi non è in grado di far fronte a tali spese.
«Abbiamo ravvisato l’esigenza di rafforzare la gamma degli interventi di prima necessità, attivando ulteriori iniziative solidaristiche – spiega l’amministrazione comunale -. La “Spesa sospesa”, consistente in una raccolta di prodotti alimentari – acquistati dai cittadini su base volontaria – destinati alla distribuzione a favore delle famiglie in situazione di disagio, è una di questi. Tale iniziativa è già stata spontaneamente avviata dal Supermercato Coop di Jesi, ma può essere auspicabilmente replicata in altri esercizi commerciali che intendano aderire. Il progetto sarà coordinato, su base cittadina, dall’assessorato ai Servizi Sociali, ai fini dell’individuazione dei beneficiari».
Gli esercizi commerciali saranno pertanto sollecitati pubblicamente ad aderire. Già avviata, intanto, la consegna dei buoni alimentari: oltre 1000 le domande pervenute. Stanziati 211 mila euro.
Da segnalare l’iniziativa dell’Oleificio Mosci di San Marcello sempre nell’ambito della spesa sospesa, l’iniziativa avviata anche da Coldiretti Ancona, Campagna Amica e Terranostra per donare cibo attraverso enti e associazioni benefiche del territorio. Circa 7 i quintali di ceci in dono, più 60 bottiglie di olio da offrire alle famiglie meno abbienti e più in difficoltà in questo periodo. Lorenzo Mosci, il titolare dell’azienda agricola, si è presentato alla Caritas di Jesi con un carico da 4 quintali di ceci, già imbustati in confezioni da mezzo chilo. L’altra parte del carico era già stata consegnata nei giorni scorsi al comune di San Marcello. La Spesa sospesa va avanti. Per i consumatori che si rivolgono alle 21 aziende della rete di Campagna Amica della provincia di Ancona che fanno le consegne a domicilio (tutti i contatti su https://ancona.coldiretti.it/news/coronavirus-consegne-domicilio/) c’è la possibilità di lasciare qualche euro in più. Il ricavato si trasforma poi in spesa alimentare per chi ne ha bisogno. A livello nazionale è stato messo in campo anche il conto corrente della Fondazione Campagna Amica: iban IT43V0200805364000030087695. Nella causale dovrà essere scritto: “Spesa Sospesa”, nome, cognome e indirizzo completo con il comune di residenza del donatore.