JESI – Stefano Cerioni non è più il commissario tecnico delle Nazionali di fioretto. La scelta dei nuovi vertici della Federscherma è stata comunicata così: «A pochi giorni dalla scadenza del mandato dei Commissari tecnici delle Nazionali azzurre, il Consiglio della Federazione Italiana Scherma riunitosi oggi a Catania ha deliberato le nomine dei CT che guideranno il settore olimpico. Gli incarichi di Responsabili d’arma sono stati affidati a Dario Chiadò, riconfermato alla guida della spada, Simone Vanni per il fioretto, Andrea Terenzio per la sciabola maschile e Andrea Aquili per la sciabola femminile». Per il nuovo presidente federale Luigi Mazzone, eletto lo scorso gennaio dopo aver battuto l’uscente Paolo Azzi: «Anzitutto un grazie, doveroso e sentito per il grande lavoro svolto e per i risultati raggiunti nell’ultimo quadriennio, ai CT uscenti Stefano Cerioni e Nicola Zanotti. I cambi alla guida del fioretto e della sciabola non rappresentano certo una bocciatura a gestioni che hanno dato tanto alla scherma italiana, ma allo scadere dei rispettivi mandati abbiamo optato per un rinnovamento che, siamo certi, potrà dare ulteriori stimoli e nuove energie a tutto il movimento. Abbiamo analizzato in maniera serena, attenta e approfondita le situazioni delle tre armi, che hanno esigenze e specificità diverse».
Cerioni: «Risultati che rivendico, la vanità non mi appartiene, il lavoro sì»
Non ci sta Cerioni, che rivendica: «Sessantaquattro medaglie d’oro, 42 d’argento, 46 di bronzo, 152 podi totali tra Coppa del Mondo, campionati Europei e Mondiali, e Olimpiadi. Questi sono i risultati della mia gestione alla guida del fioretto maschile e femminile dal 2021 fino agli ultimi trionfi nelle gare di Torino della scorsa settimana. Li rivendico nel momento in cui la Federazione ha deciso di non confermarmi nel ruolo di commissario tecnico. La vanità non mi appartiene, il lavoro sì. Voglio farlo per il rispetto morale e professionale che devo a me stesso e alle atlete e agli atleti, alle maestre e ai maestri e a tutti i componenti dello staff – nessuno escluso – che con il loro impegno e le loro capacità hanno contribuito al raggiungimento di traguardi che solo l’Italia può vantare nel mondo. La competizione fa parte della mia vita da mezzo secolo. In pedana o a bordo pedana cambia niente, perché il tentativo di battere l’avversario è una sfida che richiede studio, passione, tenacia, intelligenza, capacità e voglia di migliorare. Sempre. A patto però di avere l’avversario di fronte e non dentro casa. Ritengo ingiusta, sbagliata e illogica la decisione della Federazione di non confermarmi alla guida del fioretto maschile e femminile. Mi è stato detto che si tratta di una scommessa. Parola fuori posto in un contesto dove contano i valori dello sport nel senso più alto del termine. Valori che non contemplano giochi di potere o labirinti politici. Noi non abbiamo trovato il tesoro senza muovere la terra. Io, le atlete, gli atleti e lo staff abbiamo costruito e cementato un gruppo compatto e granitico che porta soddisfazioni e trofei a sé stesso e all’Italia. Lo dico con orgoglio e senza falsa modestia: lascio il fioretto molto meglio di come l’ho trovato».
I debutti
I debutti dei nuovi CT in Coppa del Mondo tra 6 e il 9 marzo: il fioretto maschile e femminile con Vanni sarà di scena sulle pedane egiziane del Cairo, le sciabolatrici di Aquili saranno impegnate a Heraklion, in Grecia, mentre Terenzio con i suoi sciabolatori esordirà in casa nello storico “Trofeo Luxardo” di Padova. Il Chiadò-bis alla guida della spada, invece, comincerà nel weekend successivo con il Grand Prix di Budapest. Per tutti due gli eventi di cartello in questa stagione: l’Europeo in Italia, che dal 14 al 19 giugno si svolgerà a Genova, e i Campionati del Mondo di Tbilisi, in Georgia, in programma nell’ultima settimana di luglio.