Jesi-Fabriano

Jesi sulla prestigiosa rivista “Medioevo” con il museo Federico II Stupor Mundi e le antiche chiese

Lo storico dell'arte e collaboratore del prestigioso mensile, Furio Cappelli era oggi, 24 ottobre, a Jesi. Amico di vecchia data di Alvise Cherubini, sta preparando un servizio, che apparirà nel prossimo mese di dicembre, dopo quello dedicato, nel settembre scorso, sempre alla città

Furio Cappelli, collaboratore della rivista "Medioevo" con Duilio Ricci nella chiesa di San Nicolò

JESI – La nostra città ritorna sulla presigiosa rivista a tiratura nazionale “Medioevo” dopo il servizio dedicato, nel settembre scorso, al nuovo e già celebre museo Federico II Stupor Mundi.

Ma quello fu soltanto un “antipasto” perché «adesso riprenderemo il discorso in maniera più ampia proprio nel numero del prossimo dicembre», afferma il professor Furio Cappelli, storico dell’arte e collaboratore del mensile, in visita proprio oggi, 24 ottobre, alle chiese di Santa Maria del Piano e di San Nicolò, con una incursione anche in quella di Santa Maria degli Aroli, a Monsano.

Furio Cappelli e Franca Tacconi, vice presidente della Fondazione Federico II Hohenstaufen

«Santa Maria del Piano e San Nicolò sono chiese che già conoscevo – spiega Cappelli – grazie al libro “Arte medievale nella Vallesina” di Alvise Cherubini, che era anche un mio grande amico e che ricordo con tanto affetto. Mi ha fatto piacere “ritrovarlo” attraverso questi edifici medievali importantissimi, che meritano di essere valorizzati quanto più possibile».

Duilio Ricci mentre illustra la riproduzione dell’affresco recentemente restaurato

Il contatto con “Medioevo”  è avvenuto grazie alla Fondazione Federico II Hohenstaufen «perché ritenevamo fosse importante – spiega la vice presidente Franca Tacconi – che un veicolo così esaustivo come la rivista, all’interno dei contenuti medievistici avesse una ulteriore visuale di quella che è la figura dell’imperatore con il museo che è un unicum. Quindi abbiamo chiesto, dato che siamo degli abbonati di “prima categoria”, se avevano interesse a fare una visita per poi veicolare l’immagine del museo e tutto quello che è inerente a Federico II, come testimonial principale ma anche come età del Medioevo, perchè Jesi in questo senso può offrire tanto».

Furio Cappelli, poi, è voluto ritornare a Jesi chiedendo espressamente di visitare le due chiese – a San Nicolò accompagnato da Duilio Ricci che gli ha illustrato l’affresco, recentemente restaurato, con il San Michele Psicopompo – per poter riaccendere i riflettori sulla nostra realtà.

 

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