JESI – Giardino della scuola dell’infanzia Negromanti coinvolto nella indagine su smaltimento illecito di rifiuti e tangenti che ha condotto, la settimana scorsa, a 5 arresti: l’amministrazione comunale interviene per rassicurare le famiglie di bimbi e bimbe frequentanti il plesso, legittimamente preoccupati. Secondo le accuse, su parte dell’area esterna alla scuola – dove sono da tempo in corso lavori di recupero di un edificio annesso alla stessa ma appalto e ditta appaltatrice non sono coinvolti nell’inchiesta giudiziaria in questione – uno sversamento di idrocarburi non sarebbe stato rimosso e bonificato a dovere dall’azienda edile i cui titolari sono attualmente agli arresti fra carcere e domiciliari.
«In merito alle preoccupazioni delle famiglie dei bambini e delle bambine della scuola d’infanzia Negromanti apparse sulla stampa e già pervenute al Comune di Jesi, si intende precisare che il giorno 27 ottobre ha avuto esecuzione l’ordinanza di applicazione della misura di sequestro preventivo emessa dal GIP del Tribunale di Ancona – dice in una nota il Comune di Jesi – il sequestro di porzione di terreno nelle pertinenze della scuola Negromanti è adiacente all’immobile in uso, attualmente sgombra da materiali o rifiuti in superficie, delimitata e non pregiudica l’utilizzo dell’edificio scolastico. Non vi sono rilevanze effettuate dalle autorità sanitarie, né atti prodotti dalle autorità procedenti che dispongano misure tali da rappresentare la sussistenza di un pericolo per la salute pubblica presso l’edificio scolastico Negromanti».
Prosegue la nota: «Ad ulteriore conforto, stanti le perduranti preoccupazioni espresse dalle famiglie e quindi al fine della più completa chiarezza, il Sindaco, nel pieno rispetto della segretezza istruttoria, ha formalmente richiesto alle autorità procedenti la comunicazione di eventuali ulteriori informazioni utili, presenti nel fascicolo d’indagine. Come già indicato nella nota di chiarimento, sarà mantenuto il più completo aggiornamento con la dirigenza dell’istituto comprensivo».