JESI – Un caso di positività. A fine mattinata della prima di due giornate di tamponi “scolastici” al PalaTriccoli, è stato il primo frutto dello screening sui piccoli di scuole elementari e medie organizzato in collaborazione fra Comune, autorità sanitarie, Cri, Caritas, istituti comprensivi e carabinieri in congedo in vista del rientro in classe in presenza. «Anche un solo positivo rintracciato è importantissimo – mette in evidenza la dottoressa Antonella Bonucci del reparto di pediatria dell’ospedale di Jesi Carlo Urbani- perché i bambini sono per la maggior parte asintomatici o paucisintomatici: uno di loro positivo in una classe significa possibilità di contagio per altri 25, che poi a casa hanno vicini familiari e persone fragili».
Al palas si andrà avanti per tutta la giornata di oggi 5 aprile e nel pomeriggio di domani martedì 6: tamponi rapidi gratuiti, in modalità Drive Through, su base volontaria: il serpentone di auto a bordo delle quali sono in attesa piccoli alunne e alunni e genitori si snoda su via Tabano e intorno all’anello interno dell’area del palas, dove entra, esce e si circola in senso contrario all’abituale. Circa 1.400 le prenotazioni pervenute su poco meno di 2.900 iscritti ai comprensivi jesini interessati ma c’è chi arriva anche senza prenotazione e viene comunque sottoposto al test. Per i casi di positività riscontrati dal tampone rapido, molecolare di conferma il giorno successivo presso la sede della Croce Rossa di via Gallodoro, sede dello screening per gli studenti di seconda e terza media che pure, con il prossimo passaggio in zona arancione e a differenza di quanto si prospettava con la rossa, da mercoledì 7 aprile torneranno in presenza come quelli della prima.
Al PalaTriccoli fanno gli onori di casa il sindaco Massimo Bacci e l’assessora alla salute Marialuisa Quaglieri, coi rappresentanti delle diverse realtà coinvolte nell’iniziativa: il dottor Francesco Bravi per la Croce Rossa, le dottoresse Bonucci e Anna Maria Totaro (radiologia) per l’ospedale Urbani, Marco D’Aurizio della Caritas che ha messo a disposizione due medici, i rappresentanti dei comprensivi Lidia Prosperi (San Francesco), Sabrina Valentini (Lotto), Gilberto Rossi (Carlo Urbani), Maria Alessandra Bini (Federico II).
«Quella che ha portato circa il 50% degli interessati ad aderire è stata una grande risposta– dice Quaglieri- fondamentale la grande disponibilità di tutti i soggetti interessati, dalla pediatria del Carlo Urbani che, dato la tipologia di utenti, ha messo a disposizione i propri infermieri, a Cri, Caritas e alla collaborazione con le dirigenze scolastiche». Dice il sindaco Bacci: «Una dimostrazione, questa adesione, di quanto grande sia il senso di responsabilità della maggior parte dei cittadini».
Unanime dal mondo scolastico l’approvazione: «Una operazione che permette di tornare in classe con un poco di tranquillità in più, sperando sia l’inizio del recupero di tutto ciò che il Covid ci ha tolto. Sia mantenuta alta l’attenzione anche negli orari extra-scolastici».