Jesi-Fabriano

Jesi, Bianchettin e Fusani le vincitrici del concorso della Fps dedicato allo scenografo Josef Svoboda

Sono Alessandra Bianchettin (scenografa) e Asya Fusani (costumista) della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara le vincitrici del concorso dedicato a Josef Svoboda promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini

Quadri parlanti, scene di Bianchettin (Foto: Fps)
Quadri parlanti, scene di Bianchettin (Foto: Fps)

JESI – Sono Alessandra Bianchettin (scenografa) e Asya Fusani (costumista) della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Carrarale vincitrici della quarta edizione del Concorso “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” dedicato al grande scenografo Josef Svoboda.

Il premio è una scrittura artistica nella 57esima Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi per la realizzazione delle scene e dei costumi dell’opera “I quadri parlanti” di Gaspare Spontini.  Già all’opera le due studentesse, nel Laboratorio Scenografico e nella Sartoria Teatrale della Fondazione Pergolesi Spontini, in vista del debutto del dramma giocoso in prima rappresentazione in epoca moderna venerdì 29 novembre ore 20,30 e domenica 1 dicembre ore 16 (anteprima giovani venerdì 27 novembre ore 16) con la regia di Gianni Marras, la direzione musicale di Giulio Prandi ed un cast di giovani interpreti.

Il bando di concorso si colloca nell’ambito della convenzione per tirocinio di formazione e orientamento, sottoscritta tra l’ente culturale di Jesi e sei Accademie di Belle Arti: Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera. Si tratta di una nuova modalità per valorizzare i giovani creativi che possono vedere realizzato il proprio progetto scenico e avere la possibilità di valorizzare il proprio curriculum collaborando con professionisti del teatro musicale.

13 i progetti candidati tra i quali quello delle due studentesse che ha convinto all’unanimità la commissione giudicatrice in quanto aderente alle esigenze del regista con un impianto scenico giocoso, dinamico e funzionale all’interattività con i cantanti e al coinvolgimento dello spettatore e costumi dai colori vivaci e dettagli divertenti con un tocco di modernità.

Il titolo messo a concorso quest’anno è appunto l’opera di Spontini che si riteneva scomparsa e che è riemersa fortunosamente nel 2016 nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene (Belgio), in un gruppo di quattro manoscritti musicali autografi del grande compositore di Maiolati di cui si celebrano i 250 anni della nascita.

“I quadri parlanti”, dramma giocoso in due atti su libretto di Gaetano Bongiardino, fu rappresentato per la prima (e forse unica) volta nella primavera del 1800 al Teatro di Santa Cecilia a Palermo. Dopo 224 anni, torna in scena nella revisione critica a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini con il contributo del Centro Studi per la Musica Fiamminga di Anversa. Un divertente carosello di fraintendimenti e travestimenti, dispetti e gelosie con il classico gioco delle parti dove varie coppie si intrecciano in amori nascosti e osteggiati.

Si tratta del terzo titolo del cartellone lirico jesino inaugurato con successo da “La Vestale”, tra i titoli più celebri di Spontini.