JESI – Si è tolta la vita nel silenzio della sua abitazione. Un ultimo drammatico gesto per una nota avvocatessa jesina, 51 anni. 

Era sola in casa domenica pomeriggio, e in quelle ore la disperazione che covava dentro deve essere esplosa in tutta la sua ferocia. Ha impugnato la pistola che il marito teneva in casa (regolarmente detenuta e custodita) e ha rivolto l’arma contro di sé.

A rinvenirla esanime, ormai priva di vita, è stato il marito (anch’egli professionista) rincasato verso mezzanotte. Ha lanciato un disperato allarme al Nue 112, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le volanti del Commissariato di Polizia. Ma hanno potuto solo constatare la tragedia, consumata qualche ora prima. I motivi che abbiano spinto questa giovane donna, stimata e apprezzata professionalmente e umanamente, a tale scelta resteranno sospesi nel silenzio di quella domenica pomeriggio. Mentre la notizia si è diffusa in città suscitando grande commozione e sconcerto, la famiglia è comprensibilmente chiusa nel suo doloroso silenzio. Vicinanza alla famiglia è stata palesata anche dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona.