JESI – Sono circa 8 mila gli alunni che oggi, 15 settembre, tornano in classe. Tutte le scuole di Jesi sono attrezzate per una ripartenza in presenza, consentendo così a dirigenti, insegnanti e personale ausiliario di poter programmare al meglio la loro attività.
Sono 290 i piccoli da 3 a 5 anni che frequentano la scuola dell’infanzia, suddivisi in 12 diversi plessi. Pari a 1670 invece il numero dei bambini alla primaria, di cui 758 a tempo pieno, con 319 “remigini” che faranno per la prima volta il loro ingresso. Altri 1.156 ragazzi sono alla scuola secondaria di primo grado, mentre circa 4.800 quelli che frequentano gli istituti superiori, nei vari indirizzi previsti.
In moto anche la macchina organizzativa di JesiServizi per fornire il servizio di mensa scolastica che parte oggi (ad eccezione delle prime classi dove il rientro degli alunni è graduale), così come il servizio scuolabus, utilizzato da 460 alunni. Con l’occasione JesiServizi ricorda ai genitori degli alunni che si avvalgono del servizio di refezione scolastica di procedere alla relativa iscrizione.
A studenti, insegnanti e a tutto il personale che ruota attorno al mondo della scuola è andato il pensiero del sindaco Massimo Bacci. «Si ritorna tutti in classe, in presenza, per riappropriarsi di quella socializzazione e condivisione che la realtà scolastica riesce a trasmettere nel suo fondamentale ruolo di educazione didattica e formazione – dice Bacci -. Proprio per garantire il pieno diritto allo studio, in questi anni abbiamo posto l’edilizia scolastica al centro dell’azione di governo cittadino. Oggi gran parte delle scuole sono state riqualificate, adeguate sotto il profilo sismico, messe in grado di essere efficienti e funzionali allo scopo».
E prosegue il primo cittadino: «Sono in corso i lavori della nuova Lorenzini e della Martiri della Libertà dove vogliamo recuperare i ritardi causati da una ditta inadempiente e da un lungo contenzioso giudiziario che ha penalizzato estremamente questa scuola. Sullo sfondo i prossimi imponenti lavori alla Borsellino e, a ruota, alla Federico II. Praticamente, al termine del nostro mandato, non vi sarà una sola scuola a Jesi che non sia stata interessata da lavori di sistemazione. E per molte di esse con investimenti di milioni di euro. Era un impegno preciso che ci eravamo assunti, era un dovere morale come amministratori e come genitori».