JESI – Era sceso dal suo furgone in panne, ma prima di avere il tempo di posizionare il triangolo d’emergenza era stato travolto e ucciso da un tir. Per quel terribile incidente, avvenuto il 7 dicembre 2018 lungo la superstrada 76 tra le uscite di Jesi centro e Jesi ovest in cui aveva perso la vita il 52enne Andrea Conti – dipendente Cooperlat Tre Valli di Jesi ed ex assessore comunale a Castelleone di Suasa dove viveva- è arrivata ieri la sentenza di condanna per l’investitore.
Il camionista alla guida del tir (un uomo di 58 anni di Roma), indagato per omicidio stradale, è stato condannato ieri dal giudice del Tribunale di Ancona a 10 mesi di reclusione, pena sospesa. Nel corso del dibattimento è emerso che il conducente dell’autoarticolato stesse rispettando i limiti di velocità tuttavia non era riuscito a evitare lo schianto frenando in tempo. Nel terribile impatto, Conti era morto sul colpo. Secondo la ricostruzione della dinamica del sinistro, quel maledetto 7 dicembre quando Conti si era reso conto del problema meccanico al suo furgoncino, aveva accostato a bordo strada e chiamato al tel un collega per segnalare il problema e chiedere assistenza. Quando il collega era arrivato, mettendosi con l’auto davanti al furgoncino in panne, Conti era sceso per mettere il triangolo segnaletico. In quel momento stava sopraggiungendo il Tir.