Jesi-Fabriano

Jesi: circola con tre coltelli e spara a piombini contro la donna che gli dà un passaggio. Denunciato

Rimasto a piedi l'uomo aveva chiesto un passaggio in auto ma la vittima aveva risposto di dover prima terminare alcuni lavori. Quando poi l'ha fatto salire, sono arrivati i due colpi

JESI – Il personale delle Volanti del commissariato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente un cittadino jesino per minacce aggravate dai futili motivi e dall’uso di una pistola priva di tappo rosso, porto di coltelli, percosse. Nel corso dei controlli straordinari, è accaduto che una donna ha richiesto l’intervento della pattuglia poiché aggredita da un conoscente. L’aggressore, rimasto a piedi per via della foratura della gomma della bici, aveva chiesto un passaggio in auto alla vittima affinché potesse fare rientro in casa. Impegnata in alcuni lavori urgenti, la vittima aveva risposto che avrebbe provveduto una volta ultimato quanto stava facendo, consigliandogli di incamminarsi a piedi perché qualche minuto dopo l’avrebbe raggiunto e fatto salire a bordo. E così ha fatto.

Quando la donna ha poi affiancato in auto l’uomo, questo per tutta risposta, probabilmente indispettito dalla risposta precedente, ha sparato un colpo con una pistola a piombini e, entrato nell’abitacolo, un secondo colpo in direzione della donna usando parole velatamente minacciose. La vittima, ha deciso comunque di accompagnare l’uomo. Qui giunti, l’uomo è sceso. Raggiunto nel frangente dalla volante e sottoposto a perquisizione, lo jesino è stato trovato in possesso della pistola a piombini, di una scatola contenente centinaia di piombini, e di 3 coltelli con lame rispettivamente di 10, 12 e 18 centimetri occultati nel giubbotto, tutto posto sotto sequestro penale. L’uomo, condotto in Commissariato, è stato deferito per minacce aggravate dai futili motivi e dall’uso di una pistola a piombini, porto di coltelli, percosse.

Denunciato dal personale delle Volanti in stato di libertà anche un cittadino rumeno di 41 anni, per il reato di inosservanza della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Nel corso dei servizi di prevenzione generale, svolti anche nella fascia serale, gli agenti, intorno alle 23 si sono recati per i controlli di rito dal sorvegliato speciale che aveva la prescrizione di permanere in casa a partire dalle 22.30. In casa, la sorella dell’uomo, riferiva che non aveva ancora fatto rientro. Vani i tentativi di raggiungerlo telefonicamente. Pertanto, una volta rintracciato, l’uomo è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente per inosservanza della sorveglianza speciale.