JESI- Dopo il volantinaggio sulla vertenza Caterpillar, sostenuto dal gruppo Jesi in Comune, avvenuto ieri mattina – 18 dicembre – in piazza della Repubblica a Jesi, e dopo la manifestazione chiamata dai Centri Sociali delle Marche, tenutasi, sempre ieri, ad Ancona in piazza Pertini contro il carovita, questa mattina – 19 dicembre – ancora presidio per gli operai della Caterpillar, lo stabilimento jesino della multinazionale statunitense di cui è stata annunciata la chiusura con perdita di 260 posti di lavoro.
Alla presenza della Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport Valentina Vezzali, che poterà la vertenza a conoscenza del ministero competente dello Sviluppo economico, della Ex parlamentare Luciana Sbarbati e di Catia Mammoli, ex consigliere comunale di Jesi, assieme ai sindacati Fim Fiom e Uilm, con la partecipazione di alcuni esponenti dell’Arci – comitato di Jesi e Fabriano, in tantissimi hanno manifestato davanti ai cancelli della Caterpillar Jesi per dare forza e solidarietà agli operai, minacciati di trovarsi azzerato il proprio posto e luogo di lavoro.
Una decisione, quella di Caterpillar, arrivata pochi giorni prima delle festività natalizie senza alcun tipo di preavviso, tanto che le rappresentanze sindacali si aspettavano un confronto con i vertici aziendali sulla stabilizzazione delle maestranze a tempo determinato. La motivazione è quella più ferisce i lavoratori: le commesse ci sono e il sito jesino è in utile, ma da altre parti – Cina e Messico – costa meno produrre cilindri.