JESI – Tanti i punti da chiarire sul dramma che si è consumato ieri sera, sabato 14 luglio, in via San Francesco al civico 93 dove vivevano Alvaro Bimbo e la moglie Rita Mazzarini.
«Abbiamo sentito delle grida strazianti – raccontano i vicini di casa – Poi è arrivato il figlio della coppia e i carabinieri. Siamo senza parole». Bimbo 87 anni è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Carlo Urbani. Reduce di guerra, ha perso una mano a causa dello scoppio di un ordigno. La moglie era malata da tempo ed era allettata, per lei non c’è stato nulla da fare.
I carabinieri della compagnia di Jesi, agli ordini del capitano Simone Vergari, stanno cercando di fare chiarezza sull’accaduto.
Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe che l’anziano abbia inferto delle coltellate alla moglie e poi abbia rivolto l’arma contro di se, provocandosi una profonda ferita alla gola. Le urla sono state sentite dai vicini: hanno allertato il figlio della coppia che aprendo la porta di casa si è trovato davanti la terribile tragedia.
I vicini di casa non si capacitano di quanto accaduto: la coppia era molto conosciuta nella zona, dove viveva da tempo al secondo piano della palazzina al civico 93. Ieri sera in via San Francesco sono intervenuti i medici legali Mauro Pesaresi e Alice Natanti, oltre ai carabinieri che devono chiarire la dinamica dell’accaduto. Al momento infatti non ci sono misure precautelari nei confronti dell’uomo. Gli inquirenti fanno sapere che anche la dinamica e la natura del decesso della donna devono essere chiariti. Sarà l’esame autoptico sul corpo dell’anziana donna a fornire qualche chiarimento sulla tragedia che ha sconvolto la città.