Jesi-Fabriano

Jesi, viabilità Carlo Urbani e cantiere Pnrr. L’amministrazione: «Nessun problema»

Il Tribunale del Malato aveva segnalato problemi, nell'area ospedaliera del Carlo Urbani, per la convivenza su via Aldo Moro del traffico in accesso alla stuttura e dei mezzi pesanti impegnati nel cantiere per la realizzazione del nuvo Ospedale di Comunità, finanziato con fondi Pnrr

I mezzi di cantiere su via Aldo Moro, per i lavori di realizzazione dell'Ospedale di Comunità
I mezzi di cantiere su via Aldo Moro, per i lavori di realizzazione dell'Ospedale di Comunità

JESI – Era stato il presidente del Tribunale del Malato di Jesi Pasquale Liguori a segnalare problemi, nell’area ospedaliera del Carlo Urbani, per la convivenza su via Aldo Moro sia del traffico in accesso alla stuttura sia dei mezzi pesanti impegnati nel cantiere dirimpetto per la realizzazione del nuvo Ospedale di Comunità, finanziato con fondi Pnrr. Ma per l’amministrazione comunale di Jesi: «Altro che viabilità! È la dotazione completa dell’ospedale di comunità il vero problema». Così, nella sua risposta a Liguori, Piazza Indipendenza.

«L’organizzazione della viabilità in prossimità del Carlo Urbani – afferma l’amministrazione comunale – è stata concordata tra i tecnici dell’Azienda sanitaria territoriale e la Polizia Locale, avendo cura da un lato di lasciare sempre libera l’entrata e l’uscita di emergenza delle ambulanze, dall’altro di garantire la migliore circolazione per quanti devono raggiungere l’ospedale. Ad oggi non è arrivata alcuna segnalazione al Comando di Polizia Locale per lamentare difficoltà, né altra comunicazione di diverso tipo dalle centinaia di persone che frequentano, per lavoro o per necessità, la struttura ospedaliera».

«Sorprendono quindi – prosegue l’amministrazione – le esternazioni del presidente del Tribunale del Malato a fronte di un impegno dell’Amministrazione comunale per fare in modo che la nuova struttura sanitaria, necessaria al territorio, possa avere un sicuro approdo. Ci auguriamo piuttosto una collaborativa sollecitazione, rivolta alla Regione Marche, per chiedere la completa dotazione della nuova Casa di Comunità, con tutti i 30 posti che si era impegnata a garantire e non dei soli 16 attualmente finanziati. Su questo tema, certamente più importante, si pone l’attenzione dell’Amministrazione comunale che da un lato prende positivamente atto dell’avvio dei lavori e che dall’altro continuerà il proprio impegno ad incalzare l’Ente regionale affinché la nuova struttura sia effettivamente rispondente ai bisogni e alle aspettative della collettività».