JESI – Nuova zona 30km/h in viale della Vittoria, il dibattito approda in consiglio comunale. Andrea Binci del Pd ha chiesto delucidazioni in merito alle previsioni del piano urbano della mobilità sostenibile, con riferimento alla trafficata arteria cittadina. Oggi, in consiglio comunale, il confronto.
«Istituire la zona 30km/h non significa mettere segnali e mandare i vigili urbani per controllare – i chiarimenti dell’assessore alla mobilità, Cinzia Napolitano -. Non è questo lo spirito. Non è questa la filosofia. Dovrà essere ridisegnata completamente la viabilità del Viale in modo che le auto rallentino naturalmente. L’automobilista è proprio spinto ad andare piano. Così facendo, l’area diventa più vivibile, restituendo benefici a chi vi abita e opera, che può camminare e andare bici con maggiore serenità. Questo è l’obiettivo. Un progetto che va condiviso con i residenti, ovviamente. Serviranno le risorse finanziarie per realizzare quanto previsto, ora siamo nella fase in cui inizieremo a coinvolgere i cittadini. Mi auguro che le persone condividano questa filosofia».
Viale della Vittoria, secondo il Pums, sconta una «forte limitazione alla capacità di deflusso», a causa di semafori e sosta a bordo strada. Quindi si suggeriscono rotatorie alle intersezioni principali, obbligo di svolta a destra alle secondarie, riduzione a una sola corsia per senso di marcia invece delle attuali due, itinerari ciclabili in entrambe le direzioni. «La capacità complessiva – si stima- passerebbe ad almeno 800- 1.000 veicoli l’ora per senso di marcia, invece degli attuali 500». Una rotatoria dovrebbe sorgere anche all’altezza dell’Arco Clementino: inversione del senso di marcia attuale di via Vittorio Veneto davanti al monumento e doppio senso in viale Cavallotti fra l’Arco e l’incrocio con via Cupramontana – viale della Vittoria (rotatoria anche qui). Anello di circolazione da invertire anche fra via Setificio, via San Giuseppe e via Garibaldi, con istituzione di una zona dal limite di velocità a 30 chilometri orari «per migliorare la vivibilità del quartiere. La realizzazione di rotatorie e intersezioni rialzate dovrebbe indurre “naturalmente” gli automobilisti al rispetto dei limiti».
A detta di Binci, «l’istituzione di zone a 30 Km/h, di solito viene utilizzato su aree limitate, particolarmente pericolose. Nel piano proposto invece le aree vengono create in ampie zone dalla città, i cui limiti difficilmente potrebbero essere controllati».
«Gli interventi previsti nel quadro progettuale – viene precisato – saranno da valutare nel dettaglio, sulla base delle scelte che l’Amministrazione vorrà attuare nei prossimi anni in merito alla programmazione economica, urbanistica e viabilistica ed attraverso l’elaborazione di successivi piani di settore».