JESI – Fine settimana, quello appena trascorso, di viaggio in Germania, nella città di Waiblingen, in occasione delle giornate del gemellagio, in programma dal 15 al 18 giugno. Presenti anche delegazioni da Mayenne, gemellata con Jesi e Waiblingen, e Devizes, dall’Inghilterra, gemellata con le altre ma non con la nostra.
La delegazione jesina era composta dall’assessora Paola Lenti, dal consigliere comunale Pino Gullace, da Romina Quarchioni, responsabile dell’Ufficio musei, cultura e turismo del Comune, e da Federica Micheli, dell’Ufficio turismo – gemellaggi. Inoltre, il professore – scultore Massimo Ippoliti, del liceo artistico “Mannucci“, che ha portato per l’esposizione in programma alcuni manufatti degi allievi relativi alla collezione esposta lo scorso anno al concorso nazionale “Arte orafa e formazione“, e il monile “Il Falco di Federico II“. La mostra si è tenuta in due luoghi diversi, all’auditorium del Burgerzentrum e alla Stihl Galerie.
Ha partecipato anche la Banda Musicale l’Esina di Maiolati Spontini che si è esibita insieme alle altre “consorelle” e, la domenica mattina, alla Stihl Galerie. Musicisti molto apprezzati dal tanto pubblico presente.
All’arrivo, venerdì 15, si è svolta la serata d’accoglienza di tutti i gruppi mentre il sabato mattina le delegazioni ufficiali hanno visitato la città e discusso dei progetti in cantiere, un’occasione di confronto tra tutti.
Nel pomeriggio, particolarmente sentita, la cerimonia di deposizione delle corone d’alloro per i caduti di tutte le guerre seguita da una funzione religiosa nelle quattro lingue presenti. L’evento principale era in programma la sera, i partecipanti alle giornate, comprese le famiglie che hanno ospitato i gemellati si sono incontrati al Burgerzentrum. Qui il discorso ufficiale tenuto dall’assessora Paola Lenti.
Un gemellaggio, quello con Waiblingen, che nel prossimo ottobre compirà 22 anni. L’attuale sindaco tedesco è l’oberburgmeister Andreas Hesky, perfetto padrone di casa.
Massimo Ippoliti, oltre che occuparsi della mostra, ha dato gli ultimi ritocchi alla propria stele, esposta in Jesi Strasse, completando il lavoro con incisioni che rappresentano il Vallato «Come motore – spiega – delle attività artigianali che, poi, nel divenire sono diventate industriali» accostato al Rems, il fiume che scorre lungo Waiblingen.