JESI – La candidata a sindaco della lista “Lavoro e Libertà” è Paola Carmela Francesca Cocola, 59 anni, insegnante di scuola primaria alla Monte Tabor di Jesi. La presentazione nel teatro parrocchiale di Santa Maria del Piano. Una lista e una candidatura schierati e impegnati contro le politiche in tema di pandemia adottate negli ultimi due anni.
«Da sindaco- dice Cocola – non lascerò soli i cittadini contro provvedimenti che hanno violato e disapplicato la Costituzione e li hanno vessati. Darò sostegno anche legale a chi si oppone alle chiusure, promuovendo pure azioni collettive. E in caso di latitanza dell’Asur, mi farò promotore della farmacovigilanza attiva». Per Cocola: «Ci stanno abituando a vivere nella paura: l’emergenza pandemia, poi la guerra. Altra emergenza che non ci compete. Io stessa, in casa, ho dovuto spingere i miei figli a cercare altre verità, per fargli capire che ciò che ci dicono non è vero». Spiega, Cocola, di non essere stata fra gli insegnanti sospesi dal lavoro negli ultimi mesi: «Proprio quando ero arrivata al limite, fortunatamente ho preso il covid, da un vaccinato. Il mio green pass scadrà il 15 giugno, con l’obbligo di vaccinazione. Ma porteranno questi provvedimenti sempre un poco più in là?».
Originaria di Bagnolo del Salento – «mio padre è stato sindaco per dieci anni – Cocola vive a Jesi da oltre vent’anni. «A Santa Maria del Piano ho conosciuto Giuseppe Luconi, con cui ho lavorato e che mi ha fatto conoscere Jesi: a queste zone della città, per cui ce n’è stata meno, voglio dare attenzione».
Una lista gemella sarà presentata a Civitanova, presenti Marco Gambini Rossano e Beatrice Marinelli, promotori delle due iniziative politiche. «Perché dove nascono i comitati – spiegano- vuol dire che è mancata la politica. Abbiamo visto candidarsi i soliti noti e non fare per nulla riferimento a ciò che di grave è accaduto nel Paese negli ultimi due anni, non potevamo non intervenire».
Da Cocola l’appello a «chi non andrebbe a votare: è importante, invece, mettere la scheda nell’urna».