Jesi-Fabriano

Jesi al voto, Grassetti si presenta: «Noi la destra, fra la sinistra e l’ex capogruppo Pd»

Fratelli d'Italia lancia la candidatura a sindaco di Antonio Grassetti, «braccia aperte alle altre forze di centrodestra. Le civiche ci avevano chiesto desistenza o candidati “mascherati” nelle loro liste, abbiamo detto no. Amazon? Sia qui»

Da sinistra Chiara Cercaci, Carlo Ciccioli, Federica Dary, Antonio Grassetti candidato sindaco, Stefano Benvenuti Gostoli e Marco Ausili

JESI – «La situazione non era accettabile, con un candidato sindaco del centrosinistra e uno delle civiche che…ma non era il capogruppo del Pd? Le civiche ci avevano chiesto candidati “mascherati” nelle loro liste ma abbiamo risposto di no. È, ritengo, una forma di disonestà verso gli elettori». Antonio Grassetti e Fratelli d’Italia presentano così la candidatura dell’avvocato jesino a sindaco per il partito di Giorgia Meloni.

Da sinistra Carlo Ciccioli, Federica Dary, Antonio Grassetti candidato sindaco, Stefano Benvenuti Gostoli

Un progetto all’insegna della «coerenza» evidenzia tutto lo stato maggiore di FdI – dal capogruppo in Regione Carlo Ciccioli al consigliere regionale Marco Ausili, dal commissario provinciale Stefano Benvenuti Gostoli alla coordinatrice comunale Federica Dary e all’attuale consigliera comunale Chiara Cercaci – e «aperto a tutti coloro, a partire dagli elettori, che si riconoscono o “frequentano” il centrodestra» dice Grassetti. Che “punge” sullo schierarsi dei dirigenti locali e provinciali di Forza Italia per il candidato delle civiche Matteo Marasca. «E’ una brava persona ma è come dargli 30 e lode all’esame dopo che però alle domande ha risposto Bacci».

C’è spazio, naturalmente, per la vicenda Amazon. Fra i presenti e futuri candidati in lista l’attuale componente del Cda di Interporto Milva Magnani. «Amazon deve venire a Jesi coi suoi vantaggi, non la vogliamo perdere – dice Grassetti – romperò le scatole a tutti perché accada». E a riguardo Ciccioli dice: «Il 30 aprile prossimo Interporto presenterà un bilancio in utile, grazie al grande lavoro fatto dalla Regione a guida centrodestra. Se Amazon non va avanti è per le macerie lasciate dalla giunta regionale Ceriscioli, con diversi intermediari con cui fare i conti, sì ma nella legalità». E sul rapporto privilegiato che una amministrazione targata Fratelli d’Italia potrebbe avere con una guida regionale dello stesso colore insistono tutti. E Ciccioli rivela: «Le civiche ci avevano chiesto la “desistenza”. Ma in un Comune non è possibile. Dobbiamo esistere, non desistere. Dando voce alla città come le civiche non hanno saputo fare. Dieci anni di amministrazione Bacci sono stati una fase importante per fare uscire Jesi dalla oppressione del Pd. Ma ora, come in tutte le cose, è arrivato il momento di crescere. E il nostro non è un candidato di bandiera. La lista sarà anche di indipendenti. Vedremo se una o due liste».

Per Benvenuti Gostoli: «Fratelli d’Italia tiene a Jesi. Vogliamo portare qui il progetto che è stato vincente in Regione.  Con la nostra identità politica, chiara, di centrodestra, che non necessariamente questione di simboli. Braccia aperte alle altre forze di centrodestra. Agli amici della Lega rinnoviamo l’invito a partecipare, poi sarà il loro dibattito interno a decidere». Dice Ausili: «Tre le qualità che mettiamo in campo: diciamo chiaramente chi siamo e chi no, collaborazione col governo regionale, piedi per terra». Per Dary: «Grassetti uomo di cultura, professionalità, esperienza politica. Tenace e coerente. Orgogliosa e onorata della sua candidatura». Cercaci: «Con l’attuale amministrazione, da cui mi sono distaccata, mancata la partecipazione come nel caso emblematico dello spostamento della fontana. Occorre discontinuità».

Ancora Grassetti: «Nelle civiche, persone di provenienza differenti finiscono per litigare, dividersi e poi affidarsi, come avvenuto, all’uomo solo al comando, che da solo decide.  Qui c’è un gruppo, giovane, che ha fatto un grande lavoro. Di nomi, assessori, scelte al ballottaggio, al quale contiamo di andare noi, si parla con la testa, col cuore e i numeri in mano, trasparenti e in maniera chiara. È all’elettorato che ci rivolgiamo».