Jesi-Fabriano

Jesi al voto, l’ex sindaco Polita attacca l’amministrazione Bacci: «Periferie trascurate e chiusure». Scontro Grassetti – Marasca

Per l'ex primo cittadino, impegnato nella campagna del centrosinistra, «per Amazon rimpallo di responsabilità con la Regione e sul San Carlo collegamento negato a Minonna». Candidati di Fdi e liste civiche ai ferri corti su Ciccarelli

Marco Polita

JESI – Mano a mano che si va verso il voto di giugno, si entra nel vivo del confronto e anche dello scontro della campagna elettorale.

Jesi al voto, l’ex sindaco Polita: «Jesi chiusa, trascurata, isolata»

Dopo il bilancio tracciato in Consiglio dal sindaco uscente Massimo Bacci a capo di dieci anni di amministrazione, l’ex sindaco Marco Polita, impegnato nella campagna elettorale del centrosinistra a sostegno del candidato Lorenzo Fiordelmondo, interviene: «L’amministrazione comunale uscente nell’ultima seduta del Consiglio Comunale afferma di aver cambiato la Città: al riguardo l’amministrazione dovrebbe invece tenere presente che le periferie sono state trascurate, che per la questione Amazon si rimpalla le responsabilità con il Presidente della Regione Marche Acquaroli, che sono state chiuse l’università, la Fondazione Colocci, l’Enoteca regionale, la scuola di alta cucina e il teatro San Floriano.  Dovrebbe inoltre spiegare ai residenti di Borgo Minonna perché non sia stata neanche presa in considerazione l’idea di un collegamento con il resto della città durante il periodo necessario ad effettuare i lavori di messa in sicurezza del ponte San Carlo. Per quanto concerne il centro storico preme ricordare che il recupero dei vari contenitori risale alle precedenti amministrazioni. L’amministrazione uscente infine avrebbe dovuto intrattenere buoni rapporti con gli altri enti, evitando l’isolamento della nostra città: preoccupante al riguardo è la chiusura di un reparto fiore all’occhiello quale reumatologia».

Antonio Grassetti (Foto facebook)

Jesi al voto: scontro Grassetti – Marasca su Ciccarelli

Dopo l’annuncio del candidato delle liste civiche Matteo Marasca che il suo eventuale assessore a urbanistica e ambiente sarà Landino Ciccarelli (in pensione dal Comune da giugno prossimo), l’attacco arriva dal candidato sindaco di Fratelli d’Italia Antonio Grassetti: «Mi ero riproposto di non polemizzare con gli avversari ma in questo caso, come posso soprassedere? Landino Ciccarelli, attuale responsabile del Servizio Edilizia del Comune di Jesi, è stato indicato dal candidato sindaco delle liste civiche quale futuro assessore all’Urbanistica e all’Ambiente in caso di vittoria elettorale. Il pubblico funzionario non può essere uomo di parte (anche se prossimo alla pensione) ed averlo indicato come tale quando ancora è in servizio, denota, come dicevo, disattenzione ovvero scarsa considerazione dei principi di buona amministrazione. La trovata del candidato infatti, non rende giustizia alla persona del dipendente, poiché non è sufficiente questi sia integerrimo e imparziale (come di fatto è), ma nella sua funzione deve anche apparire come tale. Ora è indicato come uomo di parte. Ricordo al giovane collega che la res publica è appunto di tutti e per questo non può diventare strumento partigiano della campagna elettorale, anche se chi ne vorrebbe far uso si sente erede e continuatore di chi la sta amministrando. Non si parte bene, purtroppo».

Replica Matteo Marasca: «Prendo atto che anche al sentenzioso Grassetti piaccia polemizzare con le liste civiche, più che proporre progetti o indicare la propria squadra in caso di vittoria, nell’ottica di una maggior trasparenza. Tuttavia una domanda ci sorge spontanea per il caro Antonio: nessun esponente politico di Fratelli d’Italia ha mai lavorato o lavora nel pubblico? Così, giusto per sapere».

Matteo Marasca e Landino Ciccarelli