JESI – «Un intervento urbanistico, non sul traffico». Così l’assessora alla mobilità sostenibile Valeria Melappioni nel presentare, a Palazzo dei Convegni, la prossima realizzazione di una prima, sperimentale “zona 30” in città, nell’area ricompresa fra le vie Gramsci, Sanzio, Rossini e viale Verdi, dall’incrocio con via San Francesco a via Gramsci. «Il principio – dice Melappioni – è democratico: condivisione alla pari dello spazio pubblico da parte di tutti. Auto, bici, pedoni».
Previsti 110 giorni di lavori, al via nelle prossime settimane, per circa 120 mila euro (di cui 91mila di contributo regionale).
In particolare si interverrà sui tre incroci di via Gramsci con le vie Rinaldi (ex “7° cielo”), Rossini, Sanzio. Al primo comparirà una “coppa rotatoria” a gestire l’innesto, per il resto previste carreggiate ridotte, isole pedonali di sicurezza, attraversamenti pedonali in evidenza. Col risultato di ridurre nei fatti la velocità al nuovo limite dei 30 orari.
Spiega il progettista Massimiliano Pecci: «Escluse dall’intervento viale della Vittoria e viale Papa Giovanni XXIII, che per le dimensioni delle carreggiate avrebbero in base alle norme richiesto differenti lavori. Agli incroci si perderanno non più di uno o due parcheggi, credo ne valga la pena in chiave sicurezza».
L’introduzione in città di zone 30 è fra i suggerimenti del Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. In particolare vi sono, fra le aree indicate dal Pums, anche via Setificio, via San Giuseppe e via Garibaldi; un tratto di via Roma; la zona fra le vie Papa Giovanni XXIII, Sanzio, San Pietro Martire, della Vittoria; nell’area fra le vie Verdi, Papa Giovanni XXIII, della Vittoria e Cavallotti.
L’intervento al via è il primo stralcio di un piano generale di introduzione di zone 30 in città che comporterebbe una spesa dall’importo totale di 544mila euro. Una operazione che, nell’ottica di sicurezza stradale e mobilità sostenibile, prevede la «riduzione delle corsie veicolari sovradimensionate che incentivano le alte velocità e il parcheggio in doppia fila, in modo da ricavare spazi per la micro mobilità senza ridurre i flussi; interventi di moderazione del traffico e di condivisione dello spazio della strada, sulle strade a carattere prevalentemente residenziale senza ricorrere alla realizzazione di corsie riservate, con l’istituzione di zone 30 o sensi unici».