JESI – Non ci fu evasione fiscale. E oggi l’avvocato Marco Polita, ex presidente della Jesina Calcio dal 2007 al 2018, può davvero tirare un sospiro di sollievo. Sapeva di essere nel giusto, di non aver commesso quegli illeciti balzati alle cronache il 4 luglio 2019 tant’è che aveva rinunciato alla prescrizione e oggi, con la sentenza del Gup del Tribunale di Ancona che assolve Polita con formula piena, la spinosa vicenda denominata “Cartellino giallo” si chiude definitivamente.
Le contestazioni su presunte irregolarità fiscali erano state mosse alla gestione Polita nel periodo tra il 2014 e il 2017, a seguito degli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate scaturiti da un’indagine della Guardia di Finanza denominata “Cartellino giallo”. La Finanza nelle carte dell’inchiesta parlava di «un complesso sistema di frode attraverso la fittizia corresponsione di compensi sportivi e la contestuale annotazione in contabilità di elementi passivi indeducibili per oltre 2 milioni di euro». Ma da quelle accuse, che avevano provocato un terremoto nel mondo sportivo ma anche cittadino, l’avvocato Polita si era sempre difeso mettendo insieme minuziosamente tutti i documenti (contratti, Cud, rimborsi…) che attestavano i movimenti fiscali della Società Leoncella.
Già nell’aprile del 2021 la Commissione tributaria e il Ministero delle Finanze di Bologna avevano rigettato le accuse nei confronti di Polita, pronunciandosi favorevolmente in suo favore. Oggi la conferma con la sentenza, emessa poche ore fa, del giudice dell’udienza preliminare Alberto Pallucchini che ha assolto Polita “perché il fatto non sussiste” in ordine alla contestazione di illecito fiscale.
«La ex gestione – fa sapere Marco Polita – ringrazia la difesa svolta dall’avvocato Paola Montecchiani e tutti gli sportivi che hanno sempre creduto nella correttezza sostanziale della gestione e dei sacrifici economici affrontati dagli ex dirigenti nel periodo 2007-2018». L’ex presidente, che aveva rinunciato alla prescrizione, conferma la fiducia nella giustizia, «una fiducia che non è mai venuta meno neppure nei momenti più difficili», sottolinea lo stesso Polita soddisfatto per la sentenza e per la fine di questo incubo.