Jesi-Fabriano

Jesina, al Carotti il «Grazie Leoni» dei tifosi

Il messaggio appeso alla tribuna come non accadeva da tempo, dopo la vittoria in casa dell'Anconitana ritrovata a 34 anni di distanza dall'ultima volta. Ora sfida casalinga al Montefano, le parole di mister Strappini

Il messaggio dei tifosi leoncelli al Carotti

JESI – Uno striscione di ringraziamento per la squadra, che oggi 18 maggio riprende gli allenamenti, al Carotti, come non accadeva da tanto tempo. «Grazie Leoni» è il messaggio che i sostenitori leoncelli del gruppo “eppure il vento soffia ancora…” hanno appeso alla tribuna, un plauso alla Jesina che domenica scorsa al Del Conero, a porte chiuse, è tornata a vincere in casa dell’Anconitana così come non accadeva da 34 anni.

Un successo in qualche modo storico – anche se si tratta di Eccellenza e di questa strana Eccellenza della primavera 2021, ridisegnata dal Covid – quello firmato dalla rete di Mattia Martedì, che riceve il testimone da Augusto Bonacci, indimenticabile autore dello 0-1 del novembre 1984 al Dorico, campionato di Serie C1.

La Jesina 2020-21 sulla tribuna del Carotti

Nel pomeriggio la Jesina di mister Marco Strappini torna al lavoro, in vista della gara di domenica prossima 23 maggio (ore 16:30) contro il Montefano fra gli altri dello jesino e ex Lorenzo Carotti. È la seconda di ritorno e i leoncelli, che ad Ancona hanno centrato il primo successo dalla ripresa del torneo, vogliono provare ora a migliorare la propria classifica.

Sarà squalificato il baby Garofoli e dovranno essere verificate le condizioni degli acciaccati, fra i quali Sampaolesi.

Dopo i tre punti del Del Conero, mister Strappini dice: «È una vittoria che parte dal presidente Chiariotti e da Gianfranco Amici e che arriva fino al più piccolo dei tesserati del settore giovanile. Un successo di chi ha creduto e sta credendo nel progetto partito la scorsa estate e di chi ama e vuol veramente bene alla Jesina. Credo giusto citare Simone Strappini, la fotografia del vero punto d’unione fra giovanili e prima squadra, per il grande lavoro che fa e l’enorme instancabile passione. C’è la consapevolezza che abbiamo vinto una partita importante per milioni di motivi ma anche che non abbiamo vinto un campionato o fatto un miracolo. C’è un percorso da proseguire, continuando a credere in ciò che si fa».