JESI – «Non dobbiamo arrenderci. La matematica ci dice che il terzultimo posto è i playout sono ancora lì e è possibile arrivarci». Così Giovanni Trillini, allenatore della Jesina Calcio femminile che affronta il momento probabilmente più delicato di questa sua prima, difficile esperienza nel campionato di serie A. «Di fronte a tante sconfitte di fila e alle ultime pesanti battute d’arresto il rischio di scoraggiarsi e perdere autostima c’è- dice Trillini- ma dobbiamo reagire. E abbiamo il dovere di provarci fino in fondo. Sabato saliremo a Bergamo in casa del Mozzanica, una formazione tosta, fra le prime del torneo. Poi nel turno successivo sarà decisivo lo scontro diretto che potremo giocare in casa con il San Bernardo Luserna. Quella sarà una occasione da sfruttare a tutti i costi. Ma anche andare a prendere punti dove sulla carta è meno pensabile può darci una grossa mano».
Ultime a quota 3 punti, in virtù dell’unica vittoria ottenuta sul Como, la Jesina è reduce da un pessimo avvio di 2017: fra recupero dell’ultima d’andata con Chieti e prime due di ritorno con Verona e Fiorentina, tre sconfitte di fila, con 15 gol subiti e neppure uno realizzato. E’ il momento di rialzare la testa. In classifica il San Bernardo Luserna è penultima con 9 punti, un punto sopra ci sono Como e San Zaccaria, che sono l’obiettivo per evitare la retrocessione diretta. E’ invece quinta con 25 punti la prossima avversarie delle leoncelle, il Mozzanica. Dice il tecnico delle lombarde, Elio Garavaglia: «La Jesina è una formazione da rispettare, giovane, che non molla mai. Ha un attacco di valore e dovremo essere attente in difesa e più ciniche».