JESI – «Si è deciso di continuare con una gestione di impronta familiare, non essendo ancora pronti per il passaggio ad una gestione manageriale». Così Marco Polita, presidente della Jesina, dopo gli esiti della assemblea dei soci del sodalizio leoncello che ha visto, venerdì scorso, passare come vincente la sua linea. Il tutto dopo uno scontro durissimo. «C’è stata una dialettica, sarebbe grave se non ci fosse- dice Polita– la mia relazione è stata approvata a maggioranza e non all’unanimità. Bene che ci siano anche differenza di vedute e confronto costruttivo, invece dell’appiattimento su un’unica posizione».
Eppure in seno alla compagine proprietaria delle quote del club di viale Cavallotti la divisione e la battaglia sono stati aspri come non mai fra la linea Polita da un lato e dall’altro quella di chi, come il socio Marco Catani e il main sponsor leoncello Maurizio Coltorti, che però non detiene quote sociali, voleva continuare a puntare sulla figura di Maria Francesca Tardella. Ora invece per l’ex presidente della Maceratese si profila solo un ruolo da consulente esterna che pone di fatto fine alla sua esperienza alla Jesina.
«Alla squadra- riferisce Polita- è stato detto che si è deciso per una proroga di quello che era già il Cda della Jesina per altri dodici mesi e che erano comunque mantenuti tutti gli impegni. Come confermato è l’impegno di tutti i soci e degli sponsor nei confronti della Jesina». Si è parlato però di dimissioni dagli incarichi da parte di soci come Marco Catani o Sandro Esposito, usciti sconfitti dalla votazione di venerdì scorso. «Per quanto ci riguarda non accettiamo dimissioni- dice Polita- ogni richiesta in questo senso verrà ferocemente respinta. Al di là della diversità di vedute e del confronto, che devono esserci, restiamo compatti». Ha confermato il suo supporto anche lo sponsor Maurizio Coltorti? «Confermato anche questo. Il rapporto con Coltorti è assolutamente sereno e tranquillo». Ma i contrasti pare non siano mancati. «Anche la durezza delle critiche fa parte di un apporto costruttivo e mai distruttivo. Importante è che la sintesi sia utile».