JESI – Maria Francesca Tardella fuori da ogni incarico dirigenziale all’interno della Jesina Calcio. Alla vigilia dell’assemblea dei soci di domani, sembra essere questo l’esito verso cui si sta indirizzando l’immediato futuro della società leoncella. Dunque volgerebbe già al capolinea l’esperienza jesina dell’ex patron della Maceratese, presentata a inizio estate come consulente esterna della società di viale Cavallotti, incaricata di lavorare negli ultimi due mesi alla costruzione della nuova squadra, fra i “testimonial” della campagna abbonamenti ma ora, di fatto, fuori dai giochi, dopo il mancato passaggio al ruolo di direttore generale. Per Tardella si andrebbe profilando, nelle intenzioni di una proprietà della Jesina destinata a rimanere l’attuale, solo un ruolo da consulente esterna che diverrebbe però, rispetto a quello centrale nelle questioni tecniche rivestito fino a inizio agosto, marginale.
L’ufficialità solo dopo l’assemblea di domani, salvo improbabili colpi di scena che sovvertano l’attuale maggioranza in seno alla società o nuovi ingressi nella compagine proprietaria della Jesina, che però non paiono in vista. Tardella, che ha più volte ribadito di essere approdata a Jesi per rivestire un ruolo operativo e manageriale e non di socio, non è direttamente coinvolta nella proprietà della Jesina, di cui non detiene quote che non pare intenzionata ad acquisire. Anche se, par di capire, all’inizio della sua avventura alla Jesina l’attuale proprietà leoncella aveva sperato proprio il contrario (reciproca mancanza di chiarezza o forzatura dei tempi?).
Dunque si potrebbe andare verso il varo di un Cda di cui farebbero parte i soci Marco Polita, Simone Petrini, Marco Catani e Sandro Esposito, ovvero coloro i quali sarebbero direttamente impegnati nella copertura delle garanzie economiche e fidejussorie relative all’attività della Jesina.