Jesi-Fabriano

Jesinsieme, quarto asso civico per Bacci

«La città prima di tutto, il programma di mandato come riferimento vero» dice il sindaco uscente nel lanciare la novità del suo schieramento. No a qualsiasi tipo di apparentamento

Jesinsieme

JESI – «La città e le sue problematiche prima di tutto, il programma di mandato, che andremo a completare la prossima settimana, come riferimento vero. Vogliamo amministrare, non vincere. Se dovessimo vincere per poi fare come chi ci ha preceduto, sono il primo garante del fatto che me ne andrei e smetterei immediatamente di essere un amministratore pubblico». Così Massimo Bacci, sindaco uscente, nel lanciare Jesinsieme, quarta lista e novità del suo schieramento di civiche che si aggiunge a Jesiamo, Patto per Jesi, Insieme Civico che l’hanno sostenuto negli ultimi cinque anni. «Qui ci sono persone- dice Bacci- che credono nel percorso che abbiamo avviato e in un civismo diverso da principi e liti di partito che, più volte visto in provincia e ancora attualmente vicino a noi, condizionino l’amministrare. Indicheremo la squadra di governo in buona parte prima del voto. E in caso di ballottaggio non ci apparenteremo, resteremo autonomi. Quattro liste sono sufficienti, abbiamo fiducia in queste. Cinque anni fa ci apparentammo (al secondo turno si aggiunse Insieme Civico) ma con una civica con la quale avevamo profili comuni». Quanto a Jesinsieme, «C’è continuità col lavoro che abbiamo fatto, dall’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano (capolista) ai consiglieri uscenti Maria Chiara Garofoli e Alfredo Punzo (che sino qui erano rispettivamente in Insieme Civico e Patto per Jesi, n.d.r.). E ci sono uomini e donne che hanno deciso con entusiasmo di mettere a disposizione le proprie energie per continuare sulla strada intrapresa». C’è il rischio che fra ben quattro liste si “sgomiti” e scattino gelosie fra chi dell’avventura ha fatto parte dall’inizio e chi si mette in gioco ora? Dice Bacci: «Se un percorso si fa insieme, dal confronto si arriva sempre a una sintesi e se resta il disaccordo è il principio della maggioranza che prevale. Sono 96 i candidati consiglieri in quattro liste, ognuno con le sue caratteristiche, chiaro che non tutti entreranno in Consiglio. Ma penso che forte sarà il ruolo del programma di mandato e della coerenza nel portarlo avanti, come già abbiamo fatto fino qui. Se così non fosse, se finissimo come chi ha governato prima di noi, me ne andrei».

Porta il saluto esterno all’avventura di Jesinsieme Paolo Cingolani, co-fondatore di Jesiamo con Bacci e altri nel 2011, protagonista della prima ora dell’avventura civica: «Da presidente dell’associazione Jesiamo grazie per il modo in cui vi siete uniti e organizzati intorno alle proposte del sindaco Bacci, che in questi anni ha fatto una politica di senso e non per forza del consenso, senza essere asserviti e al solo servizio della città. Un modo di amministrare al quale sarà importante saper dare continuità anche dopo Bacci».

Fra i nuovi compagni di viaggio in Jesinsieme ci sono Paolo Cesaretti, che nel 2012 era candidato a sindaco per l’Udc e dice: «Jesi è bella muntobè ma possiamo fare di meglio e farlo insieme», e una pattuglia di socialisti (fra i quali Adelina Battistelli e Enrico Brazzini) guidata da Sandro Angeletti: «Sono il segretario cittadino del Psi e nel 2012 avevamo scelto di sostenere un altro candidato a sindaco (Augusto Melappioni per il centrosinistra, n.d.r.). In cinque anni a nostro giudizio questa amministrazione ha dato una svolta alla città. A Bacci non abbiamo chiesto nulla, abbiamo scelto di appoggiarlo da liberi cittadini e persone libere, in quanto amministratore capace». Altro volto nuovo per questo schieramento quello di Michele Caimmi: «Provengo da Jesi è Jesi e dal Pd, di cui non faccio parte più da anni perché non vi ho più trovato la serenità e la tranquillità del fare una buona politica per i cittadini. Qui ho trovato invece onestà, sincerità, voglia di fare».

Bacci parla di «persone libere, oneste intellettualmente al di là del ruolo che potrebbero avere avuto cinque anni fa, che hanno valutato il nostro percorso e fatto una scelta». E a chi parla di “isolamento di Jesi con le civiche al governo”, Bacci replica: «Ospedale completato, Polo enogastronomico regionale a Jesi, Interporto fulcro di logistica sanitaria e 118 marchigiani, ricerca tecnologica all’ex Sadam, centri per l’Alzheimer e l’autismo, stiamo per ottenere forse 40 posti della Rsa che manca alla Casa di riposo: auguro a chi mi dovesse succedere di essere isolato come lo sono stato io, se questi sono i risultati. L’attuale presidente della Regione Luca Ceriscioli si è comportato sempre con noi in maniera corretta e da persona perbene».

Candidato sindaco: Massimo Bacci. Lista Jesinsieme: Cinzia Napolitano (48 anni, dipendente Regione Marche), Maria Chiara Garofoli (57, consulente fiscale- tributario), Alfredo Punzo (61, dirigente industriale), Sandro Angeletti (64, pensionato), Maurizio Barchiesi (49, lavoratore autonomo), Adelina Battistelli (65, pensionata), Enrico Brazzini (66, pensionato), Ilaria Burattini (45, dirigente sportivo), Michele Caimmi (40, macchinista Trenitalia), Paolo Cesaretti (58, product manager Tre Valli Cooperlat), Maria Teresa Chechile (46, infermiera professionale), Bruno Cimmino (63, agente di commercio), Tommaso Cioncolini (37, insegnante), Beatrice Clementi (40, psicoterapeuta), Stefano Coppari (34, musicista), Mara De Magistris (45, impiegata), Francesco Fioretti (28, dipendenti), Andrea Gambadori (50, artigiano), Giacomo Iaricci (37, impiegato), Andrea Laudazi (32, imprenditore agricolo), Francesco Pastore (43, impiegato), Maria Rossi (46, operatore socio-sanitario), Luca Tombari (39, project manager Whirlpool), Mauro Urbani (42, impiegato di banca).