JESI – Crollo delle entrate derivanti da trasporti e mense scolastiche. E contestuale aumento dei costi relativi all’emergenza Covid-19, con particolare riferimento alla gestione dell’igiene urbana. Sarebbe questa, spiegano dal Comune, la causa della perdita di circa 154 mila euro registrata nel primo trimestre dalla Jesiservizi. Ma Andrea Binci, consigliere del Pd, vuole vederci chiaro.
«Questa amministrazione comunale, con la modifica dello Statuto sociale, aveva in animo di affidare ulteriori servizi pubblici quali la progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione di aree verdi e dell’arredo urbano, comprese tutte le attività connesse e collegate, oltre alla gestione e manutenzione della segnaletica stradale orizzontale e verticale – evidenzia il consigliere d’opposizione -. Sarebbe opportuno conoscere quali sono i fattori che hanno inciso sulla pesante perdita accumulata dalla società nel primo trimestre 2020, specificando come hanno inciso i vari settori di attività, e come la stessa amministrazione intende intervenire, oltre alle prospettive della municipalizzata».
«Nel corso del 2019, ricorda sempre Binci presentando un’interrogazione a proposito (si discuterà giovedì 30 luglio), «la società pubblica ha stipulato con il Comune di Jesi il contratto di servizio per la gestione dell’illuminazione pubblica per la durata di 20 anni. Il bilancio 2019 ha chiuso con un utile di € 10.821».
La Jesiservizi, società interamente a partecipazione pubblica, gestisce il servizio di igiene urbana, la refezione scolastica (Jesi-Monsano), le due farmacie comunali, il trasporto scolastico e il trasporto disabili (Jesi-Monsano-Unione dei Comuni), il controllo della sosta su parcheggi a pagamento.