Jesi-Fabriano

Junior Jesina, stage per i piccoli con Mazzantini, Maini e Sartor

Si tratta del "Mitama Future" per iniziare il percorso formativo ad alti livelli già annunciato dal direttore generale della Scuola Calcio, Marco Cerioni. Appuntamento nel pomeriggio del 24 ottobre al Boario

Foto di gruppo per la presentazione della Junior Jesina

JESI – Per la “Junior Jesina L Scuola Calcio Roberto Mancini” il primo stage della stagione con i grandi del calcio. Si tratta del “Mitama Future” per iniziare il percorso formativo ad alti livelli già annunciato dal direttore generale della Scuola Calcio, Marco Cerioni.

 L’appuntamento è per il pomeriggio di sabato 24 ottobre, al Campo Boario di Jesi. Tre campioni che hanno a lungo militato in Serie A avranno occhi e attenzioni rivolti agli allievi della Scuola degli anni 2008 e 2009, con lezioni individuali.

Andrea Mazzantini

A dare consigli e suggerimenti ai portieri sarà Andrea Mazzantini, portiere che ha giocato con Inter, Perugia e Siena. Nel suo palmares anche la Coppa Uefa con l’Inter nella stagione 1997-1998. Mazzantini per la stagione attuale è inoltre rientrato a pieno titolo nello staff tecnico della Junior Jesina.

 Confronti importanti per tutti i piccoli calciatori arriveranno da Jimmy (Giampiero) Maini e Gigi (Luigi) Sartor. Maini è indimenticabile centrocampista che ha fatto sognare anche i tifosi di Roma, Milan e Bologna. Durante la sua carriera in campo ha conquistato 3 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana. Sartor ha giocato come difensore per numerose squadre tra cui Inter, Juventus e Roma. Nel suo curriculum spiccano 3 Coppa Uefa portate a casa con Juventus, Inter e Parma.

 «Lo stage, che è permesso anche dalle nuove normative anti-Covid, sarà un momento di crescita educativa e tecnica per tutti – afferma il dg Marco Cerioni- Come annunciato ad inizio stagione la Junior Jesina si impegna ad organizzare stage con professionisti nazionali e internazionali del Calcio per importanti e stimolanti momenti di confronto, di formazione e di crescita. Tutti i nostri allievi devono avere possibilità di crescere e di non sentirsi inadeguati nei confronti di nessuno: a noi dirigenti sta il compito di fornire loro tutti gli strumenti e tutte le nostre attenzioni, ascoltandoli e rispettando i loro tempi di apprendimento valorizzando i loro talenti».