Jesi-Fabriano

La politica amministra e chi ha bisogno non ha risposte

Un lavoro rigoroso di ricerca e approfondimento su temi sociali e sociosanitari delle Marche. Come le scelte della politica (non a caso perduta) si riflettono sulla vita delle persone

La presentazione del libro del Gruppo Solidarietà a Moie

MOIE – Interessante incontro ieri pomeriggio alla Biblioteca La Fornace, dove è stato presentato il nuovo libro del Gruppo Solidarietà dal titolo “Le politiche perdute. Interventi sociosanitari nelle Marche”. Il libro raccoglie testi, analisi e riflessioni, prodotti dall’Osservatorio sulle politiche sociali nelle Marche, composto da volontari, del Gruppo Solidarietà.

Ad aprire i lavori è stato Fabio Ragaini, curatore del volume: «I servizi di valutazione e presa in carico doveva essere il fulcro dell’attività sociale e invece è diventata la condizione per la fine di un servizio, perché non c’è più. Un esempio che non è certo isolato: nel Distretto di Jesi, con una popolazione di circa 100mila abitanti, ad oggi per le persone con disabilità adulta è presente una sola assistente sociale. Quello che doveva essere un team, per definizione, che valuta il bisogno ed elabora una risposta è sostanzialmente azzerato. Senza fondi regionali c’è un blocco della programmazione, a fare la forza di un servizio è la forza del gestore. Parliamo di “Politiche perdute” perché vogliamo indicare l’urgenza di ritrovare politiche, cioè capacità di fare scelte e di renderle operative, che forniscano indicazioni ed orizzonti nella costruzione di interventi e servizi, che abbiano al centro le persone e le loro necessità».

Criticità espressa anche da Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche, che plaude al lavoro di approfondimento effettuato dal Gruppo Solidarietà: «Dal 2011 l’interlocuzione tra operatori e Regione è stata limitatissima. L’Ente ha rinunciato a fare politica per amministrare, tradotto: la Regione ha retto bene al taglio dei fondi ma non ne cerca altri, cioè non si chiede come rispondere ai bisogni alla luce dei tagli. E le famiglie? Non c’è una protesta significativa perché sono esauste e temono di perdere anche quel poco che ottengono».

“Le politiche perdute” è frutto di un grande lavoro di ricerca e analisi di dati, numeri che vengono analizzati con la lente di ingrandimento, che arrivano dal nazionale e sono ribaltati sul locale in maniera approfondita e rigorosa. Il volume è una lettura indispensabile per le problematiche sociali locali.