JESI – L’immagine più venerata della città, della quale è protettrice, quella della Madonna delle Grazie – l’originale è custodita nella cappellina dell’omonimo santuario – in processione per la secolare festa che si è svolta ieri, 8 aprile, come da tradizione la domenica successiva alla Pasqua.
Processione che si è snodata in Corso Matteotti a sua volta affollato dai visitatori della manifestazione “Jesi in Fiore“, mostra mercato di floricoltura, con gli stand dislocati lungo il percorso.
Una processione “stretta” negli spazi, quest’anno, anche per la presenza del cantiere di Piazza Pergolesi, proprio di fronte al santuario. Ostacoli oggettivi che, comunque, non hanno impedito il normale svolgimento nella rappresentazione del voto di riconoscenza alla Madonna, come gli jesini si erano impegnati sin dal 1456, per la protezione ottenuta e la liberazione dal flagello della peste.
Non lo hanno impedito ma certo non agevolato.
Comunque, muniti di fede e pazienza, hanno partecipato – con tanti fedeli al seguito – il vescovo, don Gerardo Rocconi – che in Piazza della Repubblica ha pregato per la città e la diocesi – i sacerdoti della stessa diocesi, i Templari Cattolici d’Italia, la Confraternita del Santo Rosario di Santa Maria Fuori Monsano e quella del Sacramento di Santa Maria delle Moie, l’Ordine Francescano Secolare, il Terz’Ordine Carmelitano.
Ad accompagnare anche la banda cittadina “G.B.Pergolesi” mentre il servizio d’ordine era affidato a Carabinieri, Polizia Locale e otto componenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Alcuni momenti della processione che ha sfilato lungo Corso Matteotti