JESI – Era piena soprattutto di studenti degli istituti superiori jesini l’aula del Consiglio comunale che stamattina, 10 febbraio, ha ospitato l’incontro pubblico dedicato al “Giorno del ricordo” per non dimenticare la tragedia delle foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia.
Momento culminante la proiezione del documentario del regista forlivese Alessandro Quadretti, ospite dell’incontro, “L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo“. Presenti anche consiglieri comunali, il presidente dell’assise cittadina, Daniele Massaccesi, il vice sindaco Luca Butini, il comandante della Stazione Carabinieri, luogotenente Fiorello Rossi, il comandante della Guardia di Finanza, capitano Daniele Carrozzo.
«A causa della politica – ha sostenuto Quadretti – questi erano argomenti a tematiche “chiuse”, non se ne poteva parlare sino a qualche anno fa. Figurarsi proiettare un documentario come questo che, pure, la Rai ha trasmesso sulla terza rete (in seconda serata giovedì scorso 8 febbraio, ndr). Finalmente, anche se in modo tardivo, si può affrontare un argomento che merita una attenta analisi storica. Quello che si è cercato di fare con questo lavoro, fornendo un quadro storico attendibile senza ricercare polemiche».
Il “Giorno del ricordo” fu istituito con una legge del 2004 appunto per ricordare, proprio ogni 10 febbraio, i massacri delle foibe nelle quali tra il 1943 e il 1947 migliaia di italiani – non ci sono stime precise ma si ritiene tra i 5 mila e i 12 mila – furono uccisi e gettati in quelle cavità carsiche dagli slavi combattenti di Tito.
«E a Jesi – ha ricordato l’ex consigliere comunale e presidente della Croce Rossa, Francesco Bravi – in anticipo sui tempi, già nel 1999 fu proposta e poi intitolata la piazzetta Martiri delle foibe istriane, anche se pochi sanno dove sia, a ridosso di via Mura Occidentali, all’interno degli spazi di un edificio. Con le targhe che furono, a suo tempo, anche oggetto di vandalismo in quanto imbrattate».
Un estratto del documentario, della durata di 45 minuti, dove attraverso filmati dell’epoca e testimonianze viene ricostruita la tragica storia di quegli anni, andrà in onda questa sera su Rai Storia alle 21.15.