JESI – Dopo l’appartamento svaligiato sabato sera a Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto, l’incubo dei ladri si estende anche su Jesi. E stavolta a essere presa di mira è via San Francesco, pieno centro della città. Ignoti sono entrati in azione martedì sera verso le 20 per compiere un singolare furto (per fortuna non riuscito) ai danni del convento attiguo alla chiesa di San Francesco. In azione, secondo il racconto di alcuni testimoni ai carabinieri, almeno quattro persone tutte giovani e armate di arnesi da scasso con cui sarebbero riuscite a entrare nelle pertinenze del convento. Qualcuno ha parlato anche di spray al peperoncino. Presumibilmente volevano derubare la chiesa o le stanze del convento dei frati francescani. Ma il piano è fallito miseramente.
I malviventi sono dovuti scappare a bocca asciutta per il tempestivo arrivo dei carabinieri della Compagnia di Jesi e del Norm che hanno bloccato tutte le vie di fuga e perlustrato per ore tutta la zona. Non è chiaro se inizialmente si siano barricati all’interno del convento o se si siano dileguati subito, le indagini sono ancora in corso. Comunque non hanno preso nulla. I militari hanno sentito i frati e alcuni residenti per raccogliere elementi utili a indirizzare le ricerche.
E mentre si cerca ancora di far luce sul tentato furto ai danni del convento, i malviventi sono tornati in azione la sera successiva, quella di mercoledì, nella stessa zona di via San Francesco: obiettivo questa volta le abitazioni. Non è chiaro se si tratti della stessa banda o se invece siano stati altri topi d’appartamento. Ma di certo, anche questo secondo colpo è fallito. I ladri sono riusciti a entrare in una palazzina facendosi aprire il portone del condominio con una scusa, per poi raggiungere uno degli appartamenti – dove evidentemente sapevano che non c’era nessuno all’interno – e hanno divelto la serratura del portone. Una volta all’interno, hanno rovistato e messo a soqquadro una stanza alla ricerca di monili e denaro, senza tuttavia trovarne. Ma non hanno fatto in tempo a cercare nelle altre stanze, forse “disturbati” dall’arrivo della pattuglia dei carabinieri che stava perlustrando la zona. Temendo di essere scoperti, se la sono svignata a bocca asciutta. Per il proprietario, l’amara scoperta del tentato furto e del danno subìto al portone, solo al suo rientro a casa dal lavoro. Le indagini sono in corso.