Accordo raggiunto sul contratto integrativo tra la Lardini di Filottrano, azienda leader nel settore dell’abbigliamento maschile, e i sindacati di categoria, Filctem-Cigl e Femca-Cisl. Per i sindacati, la firma – siglata negli scorsi giorni – «segna una svolta sul piano dei diritti e della conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro per tutti i 450 dipendenti del sito marchigiano». Ne danno notizia le sigle in un comunicato stampa.
Il contratto integrativo ha validità per gli anni 2023 – 2025, e prevede – così si legge – «una maggiore possibilità di accesso al part-time; una particolare serie di agevolazioni per coloro che hanno figli affetti da DSA; l’istituto dei permessi solidali finalizzato a garantire un aiuto concreto nei confronti di quei lavoratori che debbono fornire assistenza a familiari malati; permessi retribuiti in aggiunta a quelli previsti dal contratto nazionale di lavoro per i dipendenti impegnati in attività di cura; il tirocinio dei giovani impiegati in azienda retribuito in maniera superiore rispetto a quanto indicato dall’accordo Stato-Regioni del 25 maggio 2017».
Sotto il profilo economico l’accordo si propone di «realizzare un miglioramento delle performances in termini di fatturato, qualità del prodotto e partecipazione al lavoro; elementi che permetteranno all’azienda di acquisire ulteriore competitività sul piano dei mercati internazionali».
«Esprimiamo grande soddisfazione soprattutto per l’importanza strategica del tema delle relazioni industriali che ha permesso il raggiungimento di questo importante traguardo», è il commento di David Visani della Filctem-Cigl e di Angelo Paolucci della Femca-Cisl.