JESI – Prima riunione del comitato del garanti per decidere se il referendum abrogativo è ammissibile. Entro gennaio, l’avvocato Patrizia Niccolaini, il difensore civico regionale, Andrea Nobili e il viceprefetto Michele Basilicata, che ieri si sono incontrati per avviare l’approfondimento, decideranno se i cittadini possono esprimersi sullo spostamento della fontana dei Leoni in piazza della Repubblica, basandosi sulle norme amministrative e dello statuto comunale. Non sarà dunque un giudizio nel merito della questione, ma puramente tecnico.
Prosegue, intanto, la battaglia del comitato promotore del referendum abrogativo, che chiede appunto di far esprimere i cittadini sulle delibere di Giunta e di Consiglio mediante le quali il Comune ha accettato il legato Morosetti di 2 milioni di euro. «Avvicinandosi la data della pronuncia del Comitato dei Garanti circa l’ammissibilità della proposta di referendum – spiegano i dieci promotori -, è stato contattato il Comitato dei Garanti stesso, chiedendo ufficialmente sia aggiornamenti circa lo stato del processo decisionale in corso, sia una convocazione finalizzata a consentire al Comitato Promotore di potersi esprimere ulteriormente per delucidare eventuali dubbi».
Qualora non fosse possibile ottenere una convocazione (né in presenza, né on-line), specificano Antonella Nicoletti, Giampiero Carducci, Roberto Vecci, Gabriella Cantarini, Andrea Pieralisi, Stefania Loreti, Andrea Antolini, Stefano Bornigia, Claudia Lancioni, Marco Giampaoletti, «è stato chiesto di poter inviare memorie scritte ad integrazione ed eventuale chiarimento della proposta avanzata, al fine di favorire l’iter decisionale del Comitato dei Garanti».
L’amministrazione, nel contempo, porta avanti l’iter burocratico per avviare i lavori e ha già proceduto con i sondaggi nelle due piazze per quantificare nel dettaglio le tempistiche, considerando che l’operazione di traslazione va completata – come indicato sull’eredità da Cassio Morosetti – entro il 22 luglio 2021.