Jesi-Fabriano

Jesi, un anno senza piscina. «Auspicabile l’inaugurazione per gli inizi della stagione estiva»

Lo ammette il Comune, nel via libera all'esecuzione d'urgenza dei lavori in project financing «al fine di accelerare i tempi e evitare un danno derivante dalla prolungata interruzione del servizio»

Il rendering del progetto di riqualificazione dell’impianto natatorio

JESI – Le prospettive per la riapertura al pubblico della piscina comunale di via del Molino, chiusa per lavori dal maggio dello scorso anno? «L’obiettivo auspicabile è giungere alla inaugurazione dell’impianto natatorio per gli inizi della prossima stagione estiva». A riconoscerlo sono gli uffici comunali, negli atti che hanno dato il via libera all’esecuzione d’urgenza dell’intervento con cui il privato che si è vista confermata la gestione dell’impianto provvederà, in regime di project financing, alla riqualificazione interna.

Un cantiere che riguarderà, per 712 mila euro, «adeguamento e miglioramento della fruibilità e dei servizi degli spogliatoi, ristrutturazione con modifica della vasca agonistica, modifica della vasca interna ad uso didattico, nuovi impianti di filtrazione per le vasche interne, manutenzione della vasca esterna, ampliamento e miglioramento dell’area esterna, sistemazioni esterne varie». Un intervento che seguirà e solo in parte, per le settimane che restano, si sovrapporrà al primo, già in corso, che sta riguardando copertura e efficientamento energetico. In Comune si è appunto svolto «un incontro finalizzato a verificare le modalità di coordinamento tra il cantiere attualmente in corso e i lavori previsti nel project financing».

I lavori in corso sono stati finanziati da risorse pubbliche per 700 mila euro, fra contributo regionale e fondi comunali. Quelli che verranno invece riguardano un project financing, su progetto presentato dal privato, che prevede da parte del Comune la concessione dell’impianto per 15 anni a fronte di un contributo annuo al gestore di 65 mila euro. «Nel complesso- spiegano dagli uffici- il Comune erogherà al gestore nei 15 anni circa un milione di euro mentre il privato si calcola si assuma costi, fra lavori e spese di gestione, intorno ai 9,5 milioni di euro per lo stesso periodo».

La consegna al privato per poter partire con i lavori – dato che solo nel dicembre scorso è arrivata l’approvazione del progetto e che ancora fino a poche settimane prima in Consiglio l’assessore allo sport Ugo Coltorti aveva auspicato una riapertura «dal 1 gennaio 2020» – è stata anticipata «al fine di accelerare i tempi di riapertura dell’impianto natatorio e, conseguentemente, evitare un potenziale danno all’interesse pubblico derivante dalla prolungata interruzione del servizio».