Jesi-Fabriano

Lavori Piazza Pergolesi, saltano i primi sanpietrini

Si è iniziato a togliere parte del lastricato in tre diverse aree corrispondenti a quelli che saranno i saggi di scavo archeologici. Allargato anche il passaggio pedonale a fianco del chiosco dell'edicola da e per Corso Matteotti

Lavori Piazza Pergolesi
Nel cantiere di Piazza Pergolesi divelti i primi sanpietrini nelle aree interessate ai prossimi sondaggi

JESI – Il cantiere va avanti in Piazza Pergolesi, approfittando anche delle ore di tempo discreto per spianare la strada al successivo intervento di restyling.

Lavori Piazza Pergolesi
Il lato della chiesa di San Nicolò che guarda verso la pizzeria

Ieri, lunedì 12 marzo, non solo è stata sgomberata da tutti i residui pezzi di tronco dei cipressi abbattuti, ma sono saltati pure i primi sanpietrini in tre differenti aree della piazza che dovrebbero coincidere con i siti dei prossimi sondaggi archeologici di scavo.

La prima area a lato della chiesa di San Nicolò, dalla parte della pizzeria, l’altra a ridosso del totem dove venivano apposti i manifesti, la terza verso il fondo, già quasi su via XV Settembre. Fatto questo primo intervento, perciò, si comincerà ad andare a fondo.

Lavori Piazza Pergolesi
Il mucchio di sanpietrini all’altezza di via XV Settembre

Il perimetro del cantiere, frattanto, è andato restringendosi dal lato del chiosco dell’edicola, permettendo di più che raddoppiare la larghezza del passaggio pedonale da e verso corso Matteotti che risultava essere sin troppo stretto. In due persone affiancate non si passava se non con difficoltà. In caso di pioggia, poi, con gli ombrelli aperti, si presentava il dilemma di chi lo dovesse chiudere.

Passaggio pedonale Piazza Pergolesi
Il passaggio pedonale allargato

In Comune si sta lavorando per rendere esteticamente “corretta” la cinta di pannelli in legno che delimita il cantiere, risultata essere troppo obsoleta e pesante allo sguardo, specialmente in quella che è una parte preziosa del salotto buono del centro città.

Ci dovrebbero essere riproduzioni fotografiche che abbelliranno tutto il contesto che si affaccia su Corso Matteotti, ora a “vista legno“, compresa quella che ritrae, a quella altezza, la chiesa di San Nicolò.