JESI – Da domani, lunedì 20 gennaio, attenzione ai divieti in città. Scatta infatti, per un investimento di poco più di 206 mila euro, il primo dei quattro stralci del maxi piano biennale di manutenzioni su strade e marciapiedi – per 1,2 milioni di euro complessivi- annunciato dall’amministrazione. E dunque, occhio ai divieti di sosta con rimozione forzata e di transito temporaneo che, fino al 10 marzo, compariranno via via nelle strade interessate. Si comincia dai marciapiedi di via XX Luglio, all’altezza della scuola Monte Tabor per poi proseguire nelle vie Campolungo, Appennini, Coppi, Staffolo, Roma, Montello e Lanificio
I lavori sarebbero dovuti iniziare già lo scorso novembre ma le lungaggini della gara d’appalto hanno fatto sì che solo alla vigilia di Natale si sia arrivati alla aggiudicazione (il ribasso nell’offerta della ditta vincitrice era risultato di poco superiore alla soglia di anomalia stabilita e si è dovuto procedere a spiegazioni e verifiche). «Si parte dai marciapiedi- spiegano dagli uffici comunali- in attesa di temperature un poco più miti che permettano di procedere anche alla asfaltature».
Con i successivi lotti del piano di manutenzioni, aveva spiegato l’amministrazione comunale: «Si rinnoverà la rete stradale principale della zona industriale, a partire da Via Fontedamo per continuare con le vie Don Battistoni, dell’Industria, Anconetani, Pasquinelli e, a risalire verso la città, Ricci e del Prato». In zona San Giuseppe tocca a «asfaltature e sistemazione di marciapiedi in Viale del Lavoro, le vie Ancona, Granita, Garibaldi e altre strade minori. Interventi anche da via Erbarella a Viale Papa Giovanni XXIII a Viale King per continuare su Via Moro». Infine, «interessata la zona Largo Europa, con l’aggiunta di Viale Verdi e Via San Francesco. Con le economie del ribasso d’asta si procederà ad individuare una ulteriore serie di strade». Sempre facendo ricorso ad un mutuo verrà successivamente finanziato un secondo piano di lavori per un altro milione e mezzo di euro, arrivando a un contro complessivo di 2,7 milioni su tre anni.