JESI – Impossibile raggiungere un accordo bonario con la ditta, che non ha accettato la proposta avanzata dal Comune di Jesi, si è passati al contenzioso. Tenuto però fermo dalla sospensione dell’attività giudiziaria legata al coronavirus. E così per i lavori di ristrutturazione della scuola Martiri della Libertà, per ora c’è di certo lo stop di fatto alla fine dell’ottobre scorso. Ma non si sa quando l’intervento, che avrebbe dovuto vedere la primaria riconsegnata all’utilizzo dall’inizio di questo anno scolastico, ripartirà.
«Per la scuola Martiri della Libertà, siamo al contenzioso per estromettere dal cantiere la ditta a cui era stato affidato l’appalto. Purtroppo tutto si è fermato per l’emergenza Covid-19 – ha riferito in consiglio l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi, chiamato a rispondere ad una interrogazione della consigliera di opposizione Agnese Santarelli (Jesi in Comune) – l’impresa che si era aggiudicata l’incarico ha purtroppo trovato mille difficoltà nella gestione del cantiere. Si è passati per una prima fase in cui una cessione di azienda sembrava potesse permettere di condurre in porto l’intervento. Ma poi i lavori sono andati via via rallentando, fino a sospenderli di fatto».
Spiega Renzi: «Abbiamo aperto il contenzioso, stiamo cercando di estromettere la ditta dal cantiere. Ma poi tutte le procedure giudiziarie sono state sospese in queste settimane a causa dell’emergenza sanitaria e quindi dobbiamo aspettare l’ultimazione di questo periodo. Una volta che avremo potuto estromettere la ditta dal cantiere, aggiudicheremo di nuovo i lavori rimanenti. I quali comunque richiederanno un congruo tempo. È una situazione di cui il dirigente scolastico è sempre stato messo al corrente e che ha ben compreso. Avrò un ulteriore prossimo appuntamento con il Consiglio d’istituto per fare un quadro della questione».
Quanto ai disagi per alunni e alunne, famiglie, personale, con l’attività attualmente suddivisa fra tre plessi in altrettante differenti zone della città, Renzi dice: «Stiamo lavorando per fare sì che la scuola possa nel nuovo anno scolastico riprendere l’attività in una sede unica invece di restare distribuita su diversi plessi. Questa è la richiesta che ci viene rivolta da insegnanti, preside e genitori. Stiamo valutando diverse alternative».
In ballo lavori di adeguamento strutturale e antincendio per 442 mila euro.