JESI – Con passione e numerose argomentazioni Francesco Giasi, direttore della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, ha incontrato stamattina gli studenti delle classi terze e quarte degli istituti superiori jesini alla seconda Circoscrizione.
«Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza» le parole di Antonio Gramsci sul primo numero di L’Ordine Nuovo, primo maggio 1919, che campeggiavano nella sala. «Leggete Gramsci iniziando dalle lettere dal carcere – l’invito di Giasi agli studenti – Troverete la summa del suo pensiero politico e delle sue preoccupazioni, in esse c’è la storia del Novecento del nostro Paese. Gramsci non è un’eccezione, ecco perché è importante contestualizzarlo. Perché suscita tanto interesse? Per la profondità e la ricchezza del suo pensiero».
Tra i più grandi studiosi di Gramsci in Italia, Giasi incontrerà la cittadinanza oggi pomeriggio (11 ottobre) alle 17 al Palazzo dei Convegni con una conferenza su “Ripensando a Gramsci”. Accanto a lui il Senatore Aroldo Cascia e Patrizia Rosini, sindaca di Staffolo, per l’Istituto Gramsci, oltre all’assessore Luca Butini. Il primo dicembre proseguono gli appuntamenti organizzati dall’Istituo Gramsci Marche per l’ottantesimo della morte di Antonio Gramsci: la mostra dei progetti realizzati dagli studenti jesini al Mestica e l’esposizione curata da Giancarlo Bassotti, delle opere che un gruppo di artisti dedica all’intellettuale sardo Palazzo Santoni. Nel pomeriggio Massimo D’Alema sarà al Teatro Moriconi per parlare di “L’eredità culturale e politica di Antonio Gramsci”.