JESI – E’ il candidato a sindaco Massimiliano Lucaboni il primo a ufficializzare la sua lista, Libera Azione Jesi, in vista del voto del prossimo 11 giugno. Un annuncio fatto a Palazzo dei Convegni alla presenza dell’onorevole Remigio Ceroni per Forza Italia e del commissario regionale Franco Rosini per la Democrazia Cristiana, i due partiti che col loro simbolo supportano la lista di centro destra, al cui fianco c’è anche Uniti per l’Italia. Ecco il quadro dei candidati a consiglieri comunali, ventidue per ora (altri due nomi saranno resi noti in seguito).
Lista Libera Azione Jesi: Kristel Ulissi detta Kris (dipendente cooperativa sociale), Francesco Paccusse (agente immobiliare), Vito Olivieri (commerciante), Milvia Bezzeccheri (dipendente Asur), Elisabetta Chessa (dipendente cooperativa sociale), Mario Fabbi (pensionato), Augusto Giorgetti (dipendente Asur), Romano Nicolini (tipografo), Feliciano Canafoglia (imprenditore), Leopoldo Latini (ex Presidente della jesina calcio, imprenditore), Junior Cristovam (dipendente privato), Daniela Misiti (dipendente cooperativa sociale), Marco Brucci (contabile di azienda), Bobby Chkwunda (lavoratore part time), Mauro Fagioli (pensionato), Lorena Tenaglia (casalinga), Sergio Roncaroli (elettricista), Valentina Simion (segretaria di azienda), Fiorella Marchegiani (pensionata), Romano Violini (commerciante), Lidia Piersantelli (pensionata), Piero Santini (agente di commercio).
Spiega Lucaboni: «Progetto e programma nascono dalla nostra pagina Fb, dagli jesini che ci hanno indicato problemi e soluzioni per sanità, commercio locale, viabilità. Abbiamo entusiasmo, con noi il centrodestra è di nuovo protagonista. In questi anni, anche fuori dal Consiglio comunale, siamo stati l’unica vera opposizione al sindaco Massimo Bacci». Rosini parla di «sinistra male assoluto, con la sua cultura e ideologia» e individua nel candidato Pd Osvaldo Pirani e in quello di Jesi in Comune e Laboratorio Sinistra Samuele Animali gli avversari. Per Ceroni è un «errore quello dell’attuale amministrazione civica di rinunciare ad un collegamento con forze regionali e nazionali».