ANCONA – Un risarcimento milionario. Questa la richiesta, per il momento ufficiosa, che il distributore internazionale tedesco Jacob Jurgensen è pronto a rendere ufficiale nei confronti del Gruppo Fedrigoni per via dell’accordo sottoscritto, nei primi giorni del febbraio scorso, tra l’azienda e, per l’appunto, il distributore tedesco per produrre e distribuire in Europa, tramite la società Paper Fast, carta per fotocopie Copy 1 e 2 dell’iconico marchio Carta Fabriano, prodotte fino a fine 2024 nello stabilimento di Rocchetta a Fabriano. Un accordo che una volta venuto alla luce ha suscitato tanto clamore, con tanto di ipotesi di uso ingannevole del marchio non escluso dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Senza dimenticare le ferme prese di posizione da parte della Regione, del Comune di Fabriano che ha diffidato la Fedrigoni, e i sindacati di categoria.
Il risarcimento
Sembrava una questione chiusa e definita, quando Fedrigoni “seppur con rammarico” ha ufficialmente dichiarato la propria disponibilità al ritiro dell’accordo quinquennale. «Nel rispetto del dialogo costruttivo instaurato con la Regione Marche, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le parti sociali, siamo disposti a fare un passo indietro, ma per il territorio questa non è una vittoria bensì una sconfitta. In un contesto di mercato di estrema volatilità, l’accordo avrebbe avuto un impatto positivo sia in termini di volumi generati per il resto del business Fabriano, sia sul piano dell’occupazione nelle Marche, sia sul fronte della protezione del marchio per il futuro. Siamo molto dispiaciuti di non poter portare avanti l’accordo con Jacob Jürgensen: la risoluzione della collaborazione richiederà – evidentemente – qualche settimana, data la complessa macchina produttiva e distributiva messa in moto. Ci scusiamo inoltre con i clienti che contavano su quest’operazione e che ora si rivolgeranno ad altri fornitori di carta fuori dalla Regione e, magari, dal Paese», le parole del Gruppo Fedrigoni. Ma la parola fine potrebbe non essere stata scritta, visto che l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi, ha annunciato oggi 15 aprile in Consiglio regionale, rispondendo ad alcune dichiarazioni sull’argomento, che l’azienda lo ha contattato in via ufficiosa, annunciandogli la possibile richiesta di danni milionaria. «Ho avvisato il Mimit di questo sviluppo ed ho convocato la Fedrigoni per giovedì e sono pronto ad estendere l’invito anche al distributore tedesco per comprendere la situazione al meglio», le parole di Aguzzi che, di fatto, riportano in vita una polemica che sembrava sopita. Dal canto suo, nessuna dichiarazione ufficiale da parte della Fedrigoni, nonostante le sollecitazioni, ma solo la conferma che al momento non vi è alcuna richiesta di risarcimento ufficiale.