JESI – Tre indirizzi di studio (classico, scienze umane, economico-sociale), 775 studenti e un centinaio fra docenti e personale Ata. Sono solo alcuni dei numeri del liceo Vittorio Emanuele II di Jesi. A fornirli è Floriano Tittarelli, il neo dirigente scolastico della scuola di corso Matteotti, arrivato in centro storico successivamente alla positiva esperienza all’IIS Galilei. «Vorrei prima di tutto salutare la collega Rosa Ragni che mi ha preceduto e ringraziarla per il prezioso lavoro svolto», ci tiene subito a specificare Tittarelli.
Molteplici gli obiettivi da perseguire durante il mandato. Il neo dirigente scolastico sta ancora approfondendo i tanti punti di forza del Vittorio Emanuele II pur avendo già fissato delle priorità da concretizzare.
«Vorrei consolidare l’elevato standard di apprendimento degli studenti documentato dagli esiti delle prove Invalsi e dai risultati a distanza negli studi universitari evidenziati da Eduscopio della Fondazione Agnelli – dice -. Inoltre, intendo potenziare le dotazioni informatiche e i laboratori per offrire agli studenti nuovi strumenti di apprendimento».
Tittarelli si concentrerà anche sulla didattica. «Vorrei sostenere il percorso, già avviato da anni, di potenziamento delle competenze di matematica e delle lingue classiche e straniere – anticipa -. A tale proposito, ricordo il progetto regionale di certificazione delle competenze di latino promosso dal liceo classico “Vittorio Emanuele II”, il potenziamento della matematica e della lingua inglese con l’inserimento di un’ora aggiuntiva di insegnamento nel curriculum del primo biennio».
Non mancano, ovviamente, i desideri. «Poter disporre dei locali dell’ex scuola media “Savoia”, attualmente inagibili, adiacenti al liceo classico, credo sia il mio, nostro, maggiore desiderio – ammette Tittarelli -. Questi locali sarebbero fondamentali per creare nuovi spazi di apprendimento, laboratori e aule, consentendoci così una maggiore flessibilità organizzativa. Per raggiungere l’obiettivo, occorre una fattiva collaborazione tra il Comune di Jesi e la Provincia di Ancona e risorse economiche per la ristrutturazione della scuola media».