JESI – Le linee del trasporto pubblico «da rivedere e adeguare alle nuove necessità, i percorsi sono rimasti fermi a vent’anni fa». Da fermare «l’assalto alle scuole, troppo spesso gli accessi agli istituti sono bloccati della auto». Le barriere architettoniche «ostacoli fisici ma anche nella testa, vanno previsti percorsi accessibili». La zona 30 «poco conosciuta». Sono alcuni degli spunti per una città dalla mobilità più sostenibile e sicura offerti dallo studio che, per Cisl, hanno svolto Chahat Kumar e Valentina Romano, studentesse in alternanza scuola lavoro del 4° anno dell’indirizzo turismo del Cuppari.
A supervisionarle Giovanni Giovannelli, responsabile Cisl per l’area Senigallia – Jesi- Fabriano, e Danilo Capogrossi. «Abbiamo – spiegano le giovani -indirizzato questionari ai nostri coetanei e compagni di scuola e svolto una serie di interviste: le assessore Valeria Melappioni e Roberta Romagnoli di Jesi e Maiolati Spontini e poi le associazioni Anffas, Anteas, Fiab, la Fondazione Scarponi e Rose Bianche sull’asfalto. E poi tecnici di Fit Cisl e ex personale delle forze dell’ordine impegnato sulla strada».
Particolarmente sentito l’incontro «con il papà di Francesco Saccinto, vittima della strada a soli 14 anni, investito da una persona alla guida nonostante avesse la patente revocata. È nata da lui l’associazione Rose Bianche sull’asfalto, spesso manca la consapevolezza di quelli che sono i comportamenti pericolosi per sé e per gli altri andando in strada. Per questo, ci ha evidenziato Paolo Molinelli, ex comandante della stradale, che è di sinistri stradali e non di incidenti che si deve parlare per la gran parte dei casi. Sinistri dovuti ad errori e distrazioni delle persone, non incidenti per imprevisti o problemi ai mezzi».
Da Anffas obiettivo puntato sulle barriere architettoniche, da Anteas – che si occupa ad esempio del supporto all’ingresso dei più piccoli a scuola – l’attenzione sul problema per l’utilizzo dei marciapiedi che rappresentano la sporcizia e veicoli che arrivano a parcheggiare ben oltre il consentito. Altra situazione delicata in città i marciapiedi troppo stretti in tratti di via Roma.