JESI – Un bosco urbano alle porte della città con oltre 210 piante messe a dimora grazie al service del Lions club di Jesi. La bella iniziativa, che riqualifica la parte a est della città, tra la parte finale di viale don Minzoni e la rotatoria di via Ancona, è stata presentata questa mattina alla presenza del sindaco Lorenzo Fiordelmondo, dell’assessore all’Ambiente Alessandro Tesei, del presidente Lions Giordano Togni e dei soci Marco Moretti (segretario), Luciano Goffi, Amleto Fioretti (agronomo che ha curato il progetto del bosco urbano), Mara Martinovic, Umberto Baldi. Oltre 210 le piante messe a dimora dal Lions Club di Jesi per ampliare l’area del bosco urbano a cavallo della parte finale di viale Don Minzoni. L’iniziativa si inquadra nel rapporto di collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni come previsto dal Regolamento comunale.
«Si completa in questo modo – spiega l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei – un polmone verde in una zona che era di passaggio e che grazie a questo intervento riacquista piena dignità e funzionalità. Grazie al Lions club che oltre alla piantumazione si occuperà anche della cura delle piante». Nelle parole del presidente del Lions Club di Jesi, Giordano Togni, tutta la soddisfazione per questo obiettivo che rientra in un più ampio service nazionale del club. «La tutela dell’ambiente – dice Togni – rientra tra le finalità del Lions che aveva lanciato una campagna a livello nazionale per proporre la piantumazione di tre alberi per ogni socio. Abbiamo trovato ampia disponibilità da parte degli uffici comunali e questo ci ha permesso di realizzare subito l’opera».
Il progetto è stato seguito da Amleto Fioretti, agronomo e socio Lions, che ha evidenziato tre diversi interventi nella superficie concessa: in prossimità dell’incrocio tra viale Don Minzoni e via Ancona, 88 arbusti di 13 differenti tipologie, capaci di non ostacolare la visuale e al tempo stesso di creare un bosco ornamentale dei più svariati colori. Immediatamente prima, 80 piante ad alto fusto di diverse tipologie così da creare un bosco urbano a tutti gli effetti; quindi, in prossimità dell’ex Smia un parco urbano con le restanti piante, capace di svolgere oltre ad una funzione ambientale anche sociale, favorendo le più svariate attività come l’area sgambatura cani già presente. «Tra la piante messe a dimora – sottolinea l’agronomo – anche l’alloro, il ligustro e il corbezzolo, arbusti “mangia-smog” che contribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria intercettando i metalli pesanti e abbattendo l’anidride carbonica atmosferica. Poi le piante ornamentali come aceri, biancospino, berretto del prete, albero di Giuda… e salici, pioppi, querce, aceri, carpini…».
Nel ringraziare il Lions il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha aggiunto: «Abbiamo posto al centro del nostro operato il valore della relazione e questo è un progetto che va in questa direzione, vedendo parti di comunità, in questo caso il Lions, relazionarsi con il Comune per realizzare un bene condiviso. Un intervento, questo, che assolve anche alla preziosa funzione di contrastare il cambiamento climatico e la tutela ambientale. Terzo aspetto, non meno importante, la capacità che ha questo bosco urbano di rideterminare le funzioni di spazi cittadini. Queste erano aree di passaggio, anche inosservate: ora assumono un ruolo specifico importante nel sistema di città». Il Lions si farà carico della gestione del bosco urbano, nelle sue tre diverse tipologie, per i prossimi tre anni, garantendo manutenzione, soccorso irriguo estivo e sostituzione di eventuali piante che non dovessero attecchire.