JESI – È di Alberto Zoia, 89enne considerato il re dei salumi del Poggio, il cadavere rinvenuto il pomeriggio della Vigilia di Natale al Moreggio, sulle rive del fiume Esino. L’uomo, fondatore del salumificio e prosciuttificio “Zoia Alberto & C. snc” di Sirolo, personaggio molto noto ad Ancona soprattutto nella zona del Poggio dove ha vissuto per gran parte della sua vita, si era trasferito dopo la pensione a Jesi per vivere insieme alla compagna.
Il suo nome è sinonimo di qualità delle carni, dei prosciutti, salsicce e insaccati un po’ in tutte le Marche e in Italia. Il pomeriggio della Vigilia era andato a fare una passeggiata nella zona del Moreggio, raggiungibile solo a piedi o in bicicletta, ma con ogni probabilità è stato colto da un malore improvviso che non gli ha lasciato neanche il tempo di chiedere aiuto. L’uomo si è accasciato a terra, sotto un albero e lì è stato notato da un passante che ha chiamato il 112 segnalandolo e facendo scattare i soccorsi. Nonostante l’arrivo tempestivo del 118 per Zoia purtroppo non c’è stato nulla da fare. Al loro arrivo, i sanitari hanno soltanto potuto constatare il decesso, avvenuto poco prima del ritrovamento.
La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale “Carlo Urbani” a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti anatomopatologici: il magistrato di turno ha infatti disposto un’autopsia per far luce sulle cause del decesso. L’esame con ogni probabilità sarà eseguito nelle prossime ore. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Jesi, nel massimo riserbo. Nei prossimi giorni saranno fissati i funerali. Grande sconcerto al Poggio e tra quanti lo conoscevano e gli volevano bene.