Jesi-Fabriano

Lutto in città e nel calcio per la scomparsa di Gianni Famiglini “Caffè”, voce storica della Jesina

I funerali saranno celebrati oggi 11 maggio alle 15 nella parrocchia di San Sebastiano, poi la tumulazione al cimitero comunale di Jesi

JESI – Lutto in città e più in particolare nel mondo del calcio per Gianni Famiglini, 83 anni, voce storica della Jesina calcio. Lo storico speaker che accompagnava col suo vocione inconfondibile ogni partita casalinga della Jesina allo stadio Carotti, si è spento lunedì scorso 9 maggio. La notizia è rimbalzata negli ambienti calcistici dove Gianni, detto “Caffè” era molto conosciuto e stimato. Simpatico, solare e caratteristico, era un vero personaggio. Inconfondibile la sua voce ai microfoni quando commentava i risultati o annunciava le formazioni in campo, aveva quel timbro che lo rendeva unico.

«Così come unica era la sua presenza allo stadio – lo ricordano con affetto dal quartiere – era così tanto legato alla Jesina e all’Aurora Calcio, dagli esordi di un giovanissimo Roberto Mancini fino ai piccoli che accompagnava alle partite e seguiva come un factotum. Tanto da raccontare con un certo orgoglio della scelta del nome di sua figlia Donatella. Diceva che l’aveva chiamata così in omaggio al talentuoso ex giocatore leoncello degli anni ’60 Donatelli. Mancherà a tutti».

Ex Bersagliere, aveva mantenuto il legame con l’associazione e amava ritrovarsi con le altre penne nere a pranzi sociali: unico motivo per il quale a volte era assente allo stadio. Nel quartiere Prato dove era nato, era considerato un personaggio anche per la comparsata in tv al programma “Affari tuoi”. All’epoca condotto da Antonella Clerici, l’aveva divertita e incuriosita con una serie di battutine sul suo soprannome, “caffè” tramandato dal padre al nonno e per generazioni. Gianni Famiglini era uno di quei personaggi caratteristici del quartiere, tutti sapevano chi era, tutti gli volevano bene.

Lo piangono la moglie Maria Luisa Musa, i figli Donatella e Ugo, il genero Maurizio, la nuora Monica e i nipoti, i fratelli Augusto e Massimo. Ma anche i tifosi leoncelli e gli amici del quartiere. La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria di Santarelli a Monsano, l’ultimo commosso addio oggi pomeriggio 11 maggio alle 15 nella Chiesa di San Sebastiano. Grande l’abbraccio della comunità ai familiari, che hanno promosso una raccolta fondi in favore della Croce rossa di Jesi.