Jesi-Fabriano

Botta e risposta tra il Sindaco Domizioli e i Comitati sulla discarica

Il primo cittadino di Maiolati Spontini risponde al Comitato sulla discarica: «Il rischio è quello di creare un clima di tensione e paura perenne che se non contrastato rischia di annebbiare la capacità di ragionamento»

Il sindaco di Maiolati Spontini, Umberto Domizioli
Il sindaco di Maiolati Spontini, Umberto Domizioli

MAIOLATI – Acceso botta e risposta tra l’amministrazione comunale di Maiolati Spontini e Acu Marche, sulla discarica.

L’Acu segnala che «Nel corso di questi mesi i rifiuti speciali sversati nella discarica “La Cornacchia” di Moie non sono stati ricoperti giornalmente come previsto dal “contributo istruttorio”. La discarica si trova vicinissima ai centri abitati di Moie e Castelbellino (meno di 2000 m come prescritto dalla legge regionale del 2013) e ad appena 1100 m dal plesso scolastico di Moie che ospita quasi mille bambini. Non sarebbe più logico sulla base anche del “principio di Precauzione” aspettare l’esito dell’indagine epidemiologica e della valutazione di impatto sanitario piuttosto che cercare a qualunque costo di continuare ad interrare rifiuti speciali pericolosi? La popolazione del territorio è stanca e si opporrà con ogni mezzo al perdurare di questa situazione».

La discarica Cornacchia di Moie di Maiolati

Sulla questione interviene il Sindaco Umberto Domizioli: «La manutenzione del sito è in regola con i vincoli previsti dalle normative». Il primo cittadino parla di “scorrettezza” evidenziando come l’episodio cui si riferisce il comitato sia relativo ad una giornata particolarmente ventosa dello scorso ottobre: «Mettersi, durante le operazioni di copertura, a fotografare artatamente le buste di plastica rimaste impigliate nelle reti altro non dimostra che le barriere poste dalla Sogenus sono risultate utili e efficaci allo scopo. Assistiamo sempre più spesso a una costante confusione tra libertà d’espressione e calunnia, con annessa inversione dell’onere della prova». Secondo Domizioli a rimetterci da questo clima è la popolazione: «Il rischio è quello di creare un clima di tensione e paura perenne che se non
contrastato rischia di annebbiare la capacità di ragionamento.
In relazione all’applicazione del principio di precauzione e alla tutela della salute così come previsto dall’art 32 della Costituzione, rifiutiamo come anche i giudici del Tar Marche hanno rifiutato nella sentenza dello scorso 5 febbraio, le false e strumentali
interpretazioni dell’Associazione Acu Marche».

La discarica di Maiolati Spontini esiste da molti anni, per cui sono disponibili dati statistici significativi «Che mai fino ad oggi hanno segnalato una qualsiasi forma di inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo – continua Domizioli – I parametri di legge e quelli di controllo interni ancor più restrittivi, non sono mai stati raggiunti o superati. La nostra è una discarica gestita al meglio e proprio per questo è stata e rappresenta tutt’oggi una risorsa del nostro territorio». Domizioli, citando la sentenza del Tar, mette i puntini su un altro passaggio cruciale: «La situazione non è paragonabile nemmeno lontanamente a quella del noto sito di Malagrotta (che serve il territorio della Capitale), al quale si riferiscono gli studi epidemiologici citati nel ricorso».