Jesi-Fabriano

Maiolati Spontini, recita di Natale confermata

La festa scolastica non è stata mai in discussione, spiegano dalla dirigenza dell'istituto comprensivo Carlo Urbani. Era una proposta arrivata da alcune maestre per non dividere i bambini

Maiolati Spontini
Maiolati Spontini

JESI – La recita di Natale si farà, la scuola Rodari di Moie non ha intenzione di rinunciare alla festa. A confermarlo è la dirigente scolastica Patrizia Leoni, finita nell’occhio del ciclone a causa della proposta di alcune maestre di ridimensionare leggermente l’evento al fine di evitare di separare i bambini di religione cattolica dagli altri nel momento della drammatizzazione della natività. Va detto, per dovere di cronaca, che nessun genitore di fede musulmana si era lamentato di ciò. Ad ogni modo, la notizia è stata ripresa, e in qualche caso “gonfiata”, da portali nazionali e da molti politici di spicco del centrodestra, Giorgia Meloni su tutti. Si è meritata anche un posto su bufale.net.

La festa scolastica, in effetti, non era mai stata messa in dubbio. A spiegarlo è proprio la dirigente Leoni: «Il simbolo della Natività non offende nessuna sensibilità religiosa e anzi, spesso, nella sua storia, questo Istituto ha consentito momenti di autentica inclusione interculturale, al di fuori di rigidi e precostituiti schemi mentali ed in questa prospettiva va concepito e andrà realizzata la recita nella scuola di Moie – afferma la coordinatrice della scuola -. Dispiace sottolineare la intempestività di tale uscita comunicativa senza la preventiva interlocuzione con la Dirigenza. L’enfasi con cui è stata divulgata questa non-notizia rischia di compromettere l’immagine di un corpo docenti che, nella sua globalità, sono fiera di guidare e di una scuola che per anni è stata il faro di iniziative all’avanguardia (basterebbe leggere il PTOF dell’Istituto)».

L’istituto ricostruisce quindi i fatti: «Il giorno 13 novembre, nella tarda mattinata, è giunto a scuola il verbale del consiglio di intersezione del 6 novembre scorso (redatto dai genitori) e la richiesta di un colloquio con la Dirigente per individuare modalità condivise a proposito della recita di Natale – fa sapere Patrizia Leoni -. Preciso che nessuna altra forma di comunicazione, eccetto quella appena descritta, era pervenuta alla sottoscritta né in modo formale né informale da parte di Istituzioni o singoli. Pertanto lo sconcerto e lo sbigottimento ha coinvolto non solo me, ma anche i genitori rappresentanti dell’Infanzia che prontamente hanno comunicato a questo Istituto la loro dissociazione per una notizia che ha colto tutti di sorpresa. Di fatto non è stata consentita concretamente neppure la naturale e del tutto normale mediazione che si opera in questi casi. Se fosse stato possibile è certo che avrebbe sortito l’effetto di individuare – questa volta con serenità – una adeguata forma di inclusione e nello stesso tempo di rispetto di una tradizione, che non contiene nulla di esclusivo in sé».

Pieno sostegno da parte del sindaco Tiziano Consoli. «Includere significa aggiungere – conclude la dirigente Leoni – non togliere ciò che è espressione della cultura e di tradizioni universalmente apprezzate». “Caso” smontato, insomma, almeno nella vita reale. Sui social, ovviamente, è un’altra storia.