MAIOLATI SPONTINI – Due lustri da incorniciare. La biblioteca La Fornace di Moie, la struttura realizzata dal Comune e inaugurata nel dicembre del 2007, ha appena festeggiato i primi dieci anni di attività. Una realtà cresciuta negli anni in maniera straordinaria, passata da poco meno di 1.200 utenti agli attuali 5.385, da 17.844 ingressi a 40.689, dalle 22 visite delle scuole del 2008 alle 101 del 2017, e che ha raddoppiato in questo decennio il proprio patrimonio e il volume dei prestiti. Un altro dato eclatante è quello dell’occupazione degli spazi per corsi, laboratori, concerti, proiezioni cinematografiche, mostre e presentazioni di libri. Ebbene, nel 2008 erano stati richiesti e utilizzati per 55 volte, mentre nell’anno passato per ben 644.
Le statistiche elaborate dalla biblitoeca sull’attività del 2017 confermano, anche rispetto all’anno precedente, un generale trend di crescita. Aumentano complessivamente di 340 unità gli utenti, e di 274 quelli da fuori Comune, aumentano i prestiti nella piattaforma Medialibrary dell’8,5 per cento, passano da 98 a 101 le visite da parte delle classi delle scuole primarie e secondarie. Forte crescita anche negli ingressi, da 37.068 del 2016 ai 40.689 del 2017, con un più 3.621. Si incrementa anche il patrimonio di libri e video, mentre resta stabile quello degli abbonamenti a quotidiani (due) e riviste (ben 46). Quello che paradossalmente cala è il numero di prestiti: da 35.405 (2016) a 29.263 (2017). Un numero comunque molto alto, se si considera un Comune, come quello di Maiolati Spontini, di circa 6 mila residenti e una struttura, la biblioteca, che nel 2008, al primo anno di attività, aveva registrato “solo” 13.048 prestiti. Ma proprio il dato delle richieste dei libri da leggere fa fare al sindaco Umberto Domizioli una riflessione sulle caratteristiche della biblioteca La Fornace.
«Il fatto che vi siano – osserva il sindaco – più tesserati ma meno prestiti è una prova del sempre più predominante ruolo sociale della biblioteca. Un luogo dove si viene per incontrare i libri ma soprattutto le persone e per l’educazione permanente. È significativo il fatto che vi siano cinque circoli e ben 18 corsi all’interno della struttura».
In realtà nel 2017 si è ridotto anche il numero degli eventi pubblici ospitati dalla biblioteca. Al di là di ragioni di bilancio, l’orientamento è stato quello di «mettere in primo piano la qualità rispetto alla quantità. Dopo 10 anni – osserva la bibliotecaria Stefania Romagnoli – possiamo scegliere i progetti da privilegiare».
Di certo, anche le statistiche dell’attività del centro culturale “eFFeMMe23” relative al 2017 confermano ancora una volta il grande successo e l’affezione del pubblico per una struttura diventata una piazza del sapere per l’intera comunità della Vallesina.
Il 2017 è stato importante per la biblioteca anche perché è partito l’Art bonus. La prima iniziativa ad essere sostenuta con lo strumento, previsto dal Governo, che finanzia la cultura attraverso un credito di imposta a chi fa donazioni liberali a favore del patrimonio culturale, ha riguardato il progetto di dieci laboratori di promozione della lettura per giovani under 18 dell’importo di 500 euro. Ad aderire e finanziare questo primo progetto tramite l’Art bonus sono stati due artigiani, Virgilio Contadini e Patrizia Martizzi, titolari di un laboratorio di cornici e decorazioni, attivo proprio a Moie.
Anche nel 2017 in biblioteca hanno operato i circoli gratuiti rivolti a grandi e bambini gestiti dai volontari dell’Università degli adulti della Media Vallesina e si sono svolti corsi a pagamento curati da privati o associazioni. A rendere possibile l’attività della biblioteca è anche il sostegno di partner, amici della biblioteca: Ubi Banca e dell’azienda agricola Terre Cortesi Moncaro.